tag:blogger.com,1999:blog-58038918661816564292024-03-06T06:28:32.623+01:00My Nerdy TownNulla di nuovo, un Blog personale. Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.comBlogger105125tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-19396049639262485192023-11-18T17:30:00.001+01:002023-11-18T17:30:00.153+01:00ARCELLA N. 13 di Elisa Falcioni e Luca Zaghetto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaq51C8c-ekR9W6o7gTbl9NfhDB0OIfUphPem_9UtguFLGOls9PnLgnYW1syAriThRV6ktHDSgYtnewSvz9mm6N94g6Eo6_TZSgbZabKwG32mXAQUXzCeYgiIL3GYFZmnqlO0cXQMJJo1liYSVkB8iPTuesALjJpIAENbSj3fH2MwQ0MBrtm7UlnjnRMIt/s4032/IMG_3274.heic" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaq51C8c-ekR9W6o7gTbl9NfhDB0OIfUphPem_9UtguFLGOls9PnLgnYW1syAriThRV6ktHDSgYtnewSvz9mm6N94g6Eo6_TZSgbZabKwG32mXAQUXzCeYgiIL3GYFZmnqlO0cXQMJJo1liYSVkB8iPTuesALjJpIAENbSj3fH2MwQ0MBrtm7UlnjnRMIt/s320/IMG_3274.heic" width="320" /></a></div>Una storia di vita, di vite. Un racconto molto personale che diventa corale, che parla di una generazione. Di errori in parte consapevoli e di una intera generazione che magari ha commesso degli sbagli ma l'ha fatto guardando al futuro, al voler cambiare le cose. Un libro scritto molto bene, che riesce senza tanti fronzoli e senza una ricerca eccessiva di arzigogoli narrativi e di linguaggio "elevato" ad appassionare a volerci far scoprire cosa succede dopo, al protagonista ma anche a tutto il giro di amicizie e di persone raccontati egregiamente in questo racconto che finisce forse involontariamente per essere anche "romanzo di formazione".<span><a name='more'></a></span>Siamo a Padova, alla fine degli anni 70. Un periodo turbolento per l'Italia, ma che nella città veneta è più turbolento che altrove. Vi invito a dare una letta a quanto è facilmente reperibile in rete, per recuperare un po' di memoria relativamente a quegli anni che sembrano lontani ma che in realtà oltre ad essere stati formativi per molti raccontano di una realtà quanto mai attuale, fatta di difficoltà, di ricerca di speranza e di un futuro migliore quanto mai vissuto come una cosa difficile e improbabile da raggiungere senza l'impegno di tutti. Senza dimenticarsi dei drammi, che obiettivamente hanno coinvolto molte persone ma cercando di documentarsi senza preconcetti e senza falsi moralismi. <div><br /><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRBCa3hPjh1IKU4l0pMhkSvR2EdpLxy8HD3UUmN0yTLNodlBxbbUuvD73vFscJ0XbjNsunBDW1cE2iUh7EWcxk2c90a5CPHgekf7F7zVvXm_eoQMH4YbanwvC7fZjiWWJ04MuVqEeHIkAWXlNRZtKwPmDRcBgfwMGGzXIRDz4WTNzmyRp1ZuyIunDuJyys/s4032/IMG_3275.HEIC" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRBCa3hPjh1IKU4l0pMhkSvR2EdpLxy8HD3UUmN0yTLNodlBxbbUuvD73vFscJ0XbjNsunBDW1cE2iUh7EWcxk2c90a5CPHgekf7F7zVvXm_eoQMH4YbanwvC7fZjiWWJ04MuVqEeHIkAWXlNRZtKwPmDRcBgfwMGGzXIRDz4WTNzmyRp1ZuyIunDuJyys/s320/IMG_3275.HEIC" width="320" /></a></div>Un arresto, un anno passato in carcere tra monotonia, abusi e prevaricazione. Ma anche momenti comici, divertenti, legati da un filo narrativo strutturato nel raccontarci non solo le situazioni di vita del protagonista ma tutto quello che succede in quel momento a Padova. </div><div>E in particolare all'Arcella, quartiere da sempre vivo e fucina di pensieri e amicizie, amori e militanza politica. Il libro vive di aneddoti, di racconti divertenti e divertiti sul come il gruppo di ragazzi che era solito trovarsi "alla muretta" passava le serate. Di come le auto peggio messe della città potevano diventare mezzi inarrestabili, come inarrestabile era la voglia di cambiare il futuro e di vivere quel presente. Si, perché comunque la narrazione non perde mai di vista anche la base morale e politica alla base delle scelte prese dal protagonista e da tutto il suo giro di amici, amicizie sincere e che in molti casi sono andate ben oltre l'adolescenza e il periodo di militanza e di attivismo.</div><div><br /></div><div>Il titolo è ovviamente un gioco di parole tra il nome del quartiere e la cella dove è ambientato il punto più importante della storia. </div><div><br /></div><div>Un libro decisamente consigliato, che racconta una storia che sicuramente si sentiva da parte degli autori il bisogno di raccontare, di rendere parte della vita di tutti così come è stato parte della loro.</div><div><br /></div><div>Un volumetto prezioso nel suo non voler strafare pur essendo ovviamente e giustamente "di parte". Da leggere con attenzione, a riguardo, due tra le pagine finali, 133 e 134. Che magari aiuteranno qualcuno a rivedere almeno in parte un giudizio che non è sicuramente così facile da dare e da fare proprio visto la complessità delle dinamiche che ci sono state ma che va visto all'interno di un contesto più ampio, strutturato e complesso se non proprio complicato. </div><div><br /></div><div>Decisamente consigliato, 5 panini al salame dalle Vecchie su 5. <br /><div><br /><p></p></div></div></div><div>RedstarPress, 15€</div>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-66097466467766434512023-11-16T17:30:00.001+01:002023-11-16T17:30:00.136+01:00Mezzanotte dell'anima di Howard Chaykin<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3b7-5CjfYe2NebNIJEPzopqkA5ixu5n7lx3ISCDpI5kD5SYWmvbi_KRUJf0g5jLGM_vIzBXXqEm31w0GVCJJGgsnqokQKliQY6a57awncLjr2_Ma_ACy-7ntIKeYhvaZaj9fGuydxizQYvSyaLe4E7O8VZvM0RstuerW-Qaq8cgLGwqwLX1GMNZAe9b3I/s4032/IMG_3277.heic" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3b7-5CjfYe2NebNIJEPzopqkA5ixu5n7lx3ISCDpI5kD5SYWmvbi_KRUJf0g5jLGM_vIzBXXqEm31w0GVCJJGgsnqokQKliQY6a57awncLjr2_Ma_ACy-7ntIKeYhvaZaj9fGuydxizQYvSyaLe4E7O8VZvM0RstuerW-Qaq8cgLGwqwLX1GMNZAe9b3I/s320/IMG_3277.heic" width="320" /></a></div>New York, anni 50. Quelli dei nightclub malfamati, della criminalità diffusa e dei poliziotti corrotti. Quelli dove i reduci dalla guerra dovevano ricostruirsi a fatica una vita, fatta di pregiudizi, di stress post traumatico e di difficoltà ad accettarla, questa nuova vita. Joel Breakstone ha contribuito nei suoi anni di soldato alla liberazione di Auschwitz ma questo non è motivo di soddisfazione e di orgoglio, visti i demoni che lo divorano e l'alcolismo che lo tiene bloccato in casa. Non si ritiene un eroe e anche nel corso di quello che succederà nella pazza notte raccontata da Chaykin avrà modo di essere tutto tranne che un eroe. Decisamente. Forse è un po' questo il "quid" che mi ha portato ad un giudizio molto di parte.<span><a name='more'></a>L'ho letto </span>tutto di un fiato, un po' perché ci speravo in una redenzione. Chaykin gioca da subito la carta del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pulp_(genere)">Pulp</a>, con un omicidio che darà il via alla lunga notte del protagonista, così ferocemente arrabbiato con la moglie per le bugie raccontate da far cadere il senso delle cose e dimenticarsi di quanto in realtà abbia contribuito pure lui a mandare a rotoli il loro matrimonio. <p></p><p>Joel non riesce proprio ad essere simpatico, e l'autore ovviamente gioca molto su questo aspetto di "duro e puro", mettendo il lettore in difficoltà nel giudicare positivamente una sete di vendetta che è più un deficit cognitivo del protagonista più che una conseguenza dello stato emotivamente compromesso dello stesso. Si fa davvero fatica a giudicarlo un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Antieroe">antieroe</a>.</p><p>Non sono necessariamente un amante delle situazioni comode e del politicamente corretto, qui però si gioca un po' troppo sulla voglia di essere caustici e scorretti senza riuscire a parere mio a raccordare un filo che viene lasciato correre su trame (forse) involontariamente maschiliste e pericolosamente "oltre". Può starci, per carità. Ma appunto non è una modalità che può piacere a tutti, Chaykin lo sa e gigioneggia sicuramente compiaciuto su questo aspetto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZGkghgMEOW7jkYwV4LnyCl-Gp1PQvrEo41bc-ll2WUedPm_7oB8gAXmjaW9dpXAmsCjhlyxYUAdUbasqNUb_QPXKe-ilVZt2YCLCNOAm4j3xSBAX3Vrd6BeEIgFr-bXkWQnSel5L_s_m-YjtwdiyTi98WjyVeZpDEe3HtZHajJYlfmsHsiu1qAaAD2vR7/s4032/IMG_3279.HEIC" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZGkghgMEOW7jkYwV4LnyCl-Gp1PQvrEo41bc-ll2WUedPm_7oB8gAXmjaW9dpXAmsCjhlyxYUAdUbasqNUb_QPXKe-ilVZt2YCLCNOAm4j3xSBAX3Vrd6BeEIgFr-bXkWQnSel5L_s_m-YjtwdiyTi98WjyVeZpDEe3HtZHajJYlfmsHsiu1qAaAD2vR7/s320/IMG_3279.HEIC" width="240" /></a></div>Il volume pubblicato da Saldapress è come sempre molto curato. Una copertina con effetti a rilievo racchiude un lavoro eccellente in termini di qualità della carta e resa dei colori. Viene introdotto da una interessante disamina dello stesso Chaykin relativamente al modus in cui ha strutturato la narrazione, ai suoi ispiratori e alle ragioni per cui ha deciso di procedere in un determinato modo. In chiusura troviamo delle altrettanto interessanti tavole con tanto di schemi e curiosità sulla lavorazione delle stesse. Insomma, come quasi sempre accade con i lavori portati in fumisteria/libreria dai saldatori è decisamente un'edizione pregevole. <br /><p>A beneficiare di questa lavorazione editoriale così attenta sono quindi i disegni e, come detto, la colorazione. Le luci notturne, i fari e l'estetica "noir" della New York di quegli anni è resa benissimo. Le figure femminili spiccano nell'essere sempre ammiccanti e conturbanti, così come l'attitudine "sporca" e fuorilegge dei personaggi. </p><p><span>Se riuscite ad estraniarvi dal dover partecipare alla lettura con un giudizio morale, è un'opera sicuramente interessante e meritevole di una lettura. Se vi sentite (come me) infastiditi dalla partecipazione cinica e senza un giudizio morale sulla mezzanotte dell'anima del "buon" Joel, potreste passare oltre senza troppo pentimento. </span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JY8xUcvxZ2YPOHSyavI9DhZ9WV8lmfAWSsGmgqkijMhmyhLdcjrErGoEOWDXBx0r_vZG-gBDLGCgdQiVoIrnck6jcI4MAVuuM2K-SfsfPTjBiWu_GrZGVlpN_I9kXQTIMqc3Q1nr6nWH2Tbzqre5_oq88vIxmwh5pCvFR4HtqcCfj2Y9kpIVJm_mtN3u/s4032/IMG_3280.heic" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JY8xUcvxZ2YPOHSyavI9DhZ9WV8lmfAWSsGmgqkijMhmyhLdcjrErGoEOWDXBx0r_vZG-gBDLGCgdQiVoIrnck6jcI4MAVuuM2K-SfsfPTjBiWu_GrZGVlpN_I9kXQTIMqc3Q1nr6nWH2Tbzqre5_oq88vIxmwh5pCvFR4HtqcCfj2Y9kpIVJm_mtN3u/s320/IMG_3280.heic" width="320" /></a></div><span>Un giudizio in senso assoluto ? Tre BLAM! BLAM! su 5, ma solo perché rileggendo quanto sto scrivendo mi rendo conto che effettivamente posso essermi perso qualche sottinteso, potrebbe benissimo essere BLAM!BLAM! e basta. </span><p></p><p><span>Edizione in volume cartonato, 24,90 €</span></p>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-45432492204485697522023-11-15T17:30:00.005+01:002023-11-15T17:35:48.172+01:00Batman / Fortnite: Punto Zero Collection<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPnRKGvJEHcF4pWiMNx0lPYfWJHeCFFZVe-a4B59iylqhAjAzjPJzJ05iRSK30s6IP0UcrlKlkpSlFSplA_6zuv36AHCDfsv93yLLmsWkeKPy3FHfL2v3-TZdnu-Unis7J9S1ALqOjmumIRATbaWeH60WDehQxh3VighjWkVQViFqgYzu3GnXKM0Cz-yW/s4032/IMG_3271.heic" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPnRKGvJEHcF4pWiMNx0lPYfWJHeCFFZVe-a4B59iylqhAjAzjPJzJ05iRSK30s6IP0UcrlKlkpSlFSplA_6zuv36AHCDfsv93yLLmsWkeKPy3FHfL2v3-TZdnu-Unis7J9S1ALqOjmumIRATbaWeH60WDehQxh3VighjWkVQViFqgYzu3GnXKM0Cz-yW/s320/IMG_3271.heic" width="320" /></a></div>Quando vai per la prima volta ad un evento come Lucca Comics accompagnato da Figlio Decenne, l'hai già messo in conto. Lo sapevi eccome che oltre a non poter fare le file per gli autori che ti interessavano avresti dovuto rassegnarti a comprare cose che non avresti mai messo in un sacchetto. Un po' ci speravi ugualmente, ma nel profondo del cuore eri conscio che la carta di credito avrebbe ricevuto un sussulto nella forza. Una volta capitato allo stand Panini, o meglio, una volta entrato nel primo stand al primo giorno di fiera è successo subito. Taaaac. "Papaaaa' questo lo prendiamo vero? Ci sono i coooodici !!!!". Dopo aver usato i codici, adesso però parliamone di Batman/Fortnite. <span><a name='more'></a>Questo volume è una raccolta di sei spillati usciti come "evento" in edizione limitata a partire da Aprile 2021. Ogni albo comprendeva un codice monouso che assegnava degli oggetti utilizzabili in game su Fortnite (ma va ??), in questa Collection è presente un unico megacodicesuperuberOP che racchiude tutti questi "oggettifantasticiedovetrovarli". </span><p></p><p>Vale la pena acquistare il volume anche per il fumetto o va preso solo per il codice? </p><p>---SUSPANCE---</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirzp7KnX4b_hiDN0hoE8b_8MOFhMgwDF8bmYwaLtH3uh08pEVxL3Z0FGMDSwmnh45wPA3NG2xNq1DJkJIfYXcB3cVpbG2yRtgEKJw5JZsavrbOxVd9v4-jHNWb3Ubbfb7PIglQLYjDj_7JdKXcHR7oG7-TgBtyxXvM3m_3mmlxP3P3qnlIDyzTfzZrFDJ0/s4032/IMG_3272.heic" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirzp7KnX4b_hiDN0hoE8b_8MOFhMgwDF8bmYwaLtH3uh08pEVxL3Z0FGMDSwmnh45wPA3NG2xNq1DJkJIfYXcB3cVpbG2yRtgEKJw5JZsavrbOxVd9v4-jHNWb3Ubbfb7PIglQLYjDj_7JdKXcHR7oG7-TgBtyxXvM3m_3mmlxP3P3qnlIDyzTfzZrFDJ0/s320/IMG_3272.heic" width="320" /></a></div>Fondamentalmente, è una storia di Batman abbastanza "canonica". Il crociato incappucciato indaga, flirta con Catwoman, mena come un fabbro ed è sempre un passo avanti a tutti. Quindi, se vi piace Batman in quanto Batman, è la classica lettura che passa in qualche decina di minuti senza lasciare nulla in sospeso e senza richiedere chissà quale attenzione. Anche scoprire chi è il "misteriosissimo infiltrato" richiede più o meno un paio di secondi, quindi diciamo pure che la risposta alla domanda relativa all'acquisto fatto "per il fumetto e non per il codice" è il classico "NI". Mi aspettavo che fosse un po' più in focus un minimo di spiegone sulla storia che sta dietro a Fortnite, ma a parte la presenza di qualche personaggio storico della serie e qualche riferimento che gli amanti del videogioco sicuramente avranno apprezzato, non ci ho trovato molta soddisfazione a riguardo. <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7VP05X7tllCz2hKfnK5IjNjzO9Xg4aIWU694pW0P4HH9itMNGqHmYl-qiD32gxdyXFIFB6dYhA97rWNdqx3Lykjx6hNLELi3mL1N-pUVhSiTqFnPZAv5KlDP2S58MmCwkq0HwScq7uLuJRQgCOKKI26IcoOm8Zgyy-viVbgr6E9AgAV3I0atF4ExgKPTP/s4032/IMG_3273.heic" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7VP05X7tllCz2hKfnK5IjNjzO9Xg4aIWU694pW0P4HH9itMNGqHmYl-qiD32gxdyXFIFB6dYhA97rWNdqx3Lykjx6hNLELi3mL1N-pUVhSiTqFnPZAv5KlDP2S58MmCwkq0HwScq7uLuJRQgCOKKI26IcoOm8Zgyy-viVbgr6E9AgAV3I0atF4ExgKPTP/s320/IMG_3273.heic" width="240" /></a></div>Non avevo aspettative, insomma. E non ho trovato grossa meraviglia nel corso della lettura appoggiato alla testiera del letto e senza alcun momento di sospensione dell'incredulità. Non era un acquisto che avrei fatto e in assoluta onestà non posso sicuramente consigliarlo, a meno che non siate completisti del pipistrello o curiosi bulimici verso uno dei videogiochi che ha fatto la storia negli ultimi anni e tiene tuttora impegnati milioni di gamers. <p></p><p>Attenzione: lungi da me il voler giudicare o come troppo spesso succede negli ultimi anni da parte degli "appassionati" lanciare fulmini e maledizioni verso una iniziativa editoriale. Gli editori fanno il loro lavoro e Panini come sempre lo fa molto bene con un editoriale sobrio e misurato e una cura editoriale sicuramente professionale caratteristica questa sempre manifestata dall'editore Modenese da quando detiene i diritti DC COMICS. Semplicemente, non è un volume nelle MIE corde, sicuramente ad altri è piaciuto. Sicuramente andava pubblicato per permettere sia ai fan di Fortnite che a quelli di Batman di godere di una storia che comunque ha richiesto attenzione e cura nella lavorazione e nella produzione. Mi è piaciuto molto che, come in quasi tutte le raccolte, alla fine del volume ci sono le varie copertine/variant uscite per gli spillati, anche per apprezzare i lavori dei game designer di casa Epic Games. </p><p>Un voto sincero? Diciamo che 2 Pescesecchi su 5 potrebbe essere un giusto compromesso?. </p><br /><p><br /></p>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-46694986067377578512023-11-14T17:30:00.008+01:002023-11-14T17:30:00.188+01:00Bestiario di Davide Toffolo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs9J7ELN_hwngfWYF8YaZdUCJ8kCuevQzWoNX052ayJ2FzhXRpsao8JS_kBIJ5G_xinPy_KiGIMR4uWMJtYfKwaW_B1R2XmcxDl_uucWk-nmzFDqIJGxhobsn1j1yakXur2CPQP8cfUM1yBFDGyQHYXqoLBC03Uy9CHyrIsQCG3wvFh0ITWTO7nUohP2hE/s4032/IMG_3164.heic" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs9J7ELN_hwngfWYF8YaZdUCJ8kCuevQzWoNX052ayJ2FzhXRpsao8JS_kBIJ5G_xinPy_KiGIMR4uWMJtYfKwaW_B1R2XmcxDl_uucWk-nmzFDqIJGxhobsn1j1yakXur2CPQP8cfUM1yBFDGyQHYXqoLBC03Uy9CHyrIsQCG3wvFh0ITWTO7nUohP2hE/s320/IMG_3164.heic" width="320" /></a></div>Un po' sketchbook, un po' divertissement, un po' una necessità per <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Toffolo">l'autore</a>. E' sicuramente una cosa particolare questo volume uscito per Feltrinelli Comics, portato anche in giro per l'Italia in una sorta di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=JfKCqFFxApI" target="_blank">spettacolo/concerto/narrazione</a> nei primi mesi di questo 2023. <p></p><p>La rilegatura, l'attenzione per il dettaglio nella scelta della carta e nel volerlo presentare (appunto) come uno sketchbook "elastico munito" sicuramente lo fa spiccare nello scaffale dei fumetti delle librerie/fumetterie. Una veste grafica curata e più che interessante, soprattutto se lo confrontiamo con il resto dei libri usciti per la collana dedicata alla nona arte dell'editore milanese. <span></span></p><a name='more'></a>Animali veri, animali fantastici, animali che hanno fatto parte dell'immaginario cantato e disegnato dell'autore, ma anche poesia e tematiche epiche e fantastiche. Un flusso di coscienza, di pensieri e di necessità di espressione che vedono la luce sulle pagine del Bestiario.<p></p><p>Non è un fumetto in senso stretto, non è un racconto e nemmeno (plot twist) uno sketchbook nel senso canonico del termine. E' un libro curioso, affascinante e sicuramente non per tutti. Provate a sfogliarlo, ad annusarlo e a tenerlo tra le mani. Poi decidete se fa per voi. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhalxEj3xnt88nv8zWUerfqvDLYMU46Vjdtk9ceiO368lCKNu8PPPix7kQDRXlQj9biymmlu9zG7_2UqnNZztxAs4HaemCw02fVZrTG5vPcRIA-j6HOoIxY1uqTQf3yn-tkgkq64cTz9VRQcN8APSOsZK2p_7SXVxqheQLYF18RR0VfPB11Yo1ZbQ7KJJsl/s4032/IMG_3165.HEIC" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhalxEj3xnt88nv8zWUerfqvDLYMU46Vjdtk9ceiO368lCKNu8PPPix7kQDRXlQj9biymmlu9zG7_2UqnNZztxAs4HaemCw02fVZrTG5vPcRIA-j6HOoIxY1uqTQf3yn-tkgkq64cTz9VRQcN8APSOsZK2p_7SXVxqheQLYF18RR0VfPB11Yo1ZbQ7KJJsl/w283-h212/IMG_3165.HEIC" width="283" /></a></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Fr3iT2_V7HDRPds165Vn9xLHxUPyl347AkHucqs0p-IrYrkIRLPqeZi4Z-5vnFnqYtH9tYXxiWVpF6yOqVhocegcL3pf7FpGZtchrF14_Pix1e5Y5EdFPba5wupk5qlmaCnTC1Orq1a3pbuyaxtgwzJeSITiU2MbPCV_r0IPV3eIBeOKCGx9AjKKKgGT/s4032/IMG_3166.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Fr3iT2_V7HDRPds165Vn9xLHxUPyl347AkHucqs0p-IrYrkIRLPqeZi4Z-5vnFnqYtH9tYXxiWVpF6yOqVhocegcL3pf7FpGZtchrF14_Pix1e5Y5EdFPba5wupk5qlmaCnTC1Orq1a3pbuyaxtgwzJeSITiU2MbPCV_r0IPV3eIBeOKCGx9AjKKKgGT/w285-h213/IMG_3166.HEIC" width="285" /></a><p></p>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-33054975484874554442023-11-13T17:35:00.026+01:002023-11-13T18:41:04.685+01:00My Two Cents: The Marvels (2023)<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif69myvuThX5PQcCcvKDo_0YnIcNSZqSQ4_jINdonrwLqmdCIrk-QNVrvVY7wVRPcKBb1fm3wttZMRj0aQ1W58kIimHp_wHVTugBuv-rE3vxZ-PG2100GkSof2yTYyEwfChMv1smTJ1i9OmZXZ1RgQ2aQTmtzHn2fzTjK4bCRKLJyrqkpyORklQUMQ1s7e/s3010/themarvels.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2962" data-original-width="3010" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif69myvuThX5PQcCcvKDo_0YnIcNSZqSQ4_jINdonrwLqmdCIrk-QNVrvVY7wVRPcKBb1fm3wttZMRj0aQ1W58kIimHp_wHVTugBuv-rE3vxZ-PG2100GkSof2yTYyEwfChMv1smTJ1i9OmZXZ1RgQ2aQTmtzHn2fzTjK4bCRKLJyrqkpyORklQUMQ1s7e/s320/themarvels.jpg" width="320" /></a></div>Partiamo dalla fine: la scena post-crediti effettivamente apre una porta sul futuro del Marvel Cinematic Universe che molti speravano di vedere già da un bel po'. <div><br /></div><div>Sarà effettivamente il futuro che avremo modo di vedere prossimamente al cinema? Boh. Di questi tempi nulla è più sicuro come prima. <div>Non tanto per i primi risultati al botteghino e nemmeno per l'ombra oscura che si staglia all'orizzonte data la situazione del main villain di questa <a href="https://marvel.fandom.com/it/wiki/Fase_5" target="_blank">"fase cinque"</a> che avrebbe dovuto portare poi al "Big Crossover" ad oggi denominato "The Kang Dinasty", conclusione prevista e tuttora confermata della "Multiverse Saga".</div><div><br /></div><span><a name='more'></a></span><div><span><br /></span>Piuttosto, dopo lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori, sembra regnare in casa Disney/Marvel una confusione creativa e organizzativa che ha portato con sè smentite, conferme, ripianificazioni, pause e strategie cost-saving oltre ad una scarsa visibilità per il pubblico sulle uscite già in essere, come appunto questo The Marvels. </div><div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit2B25TaQhMJwGp4j5k71ecLvPKIxGgHmQIVkyMZF9rBDQzXpa7x9lSssIL4WuMDK5UlCe5g_1LY7lxUDrZijBxG1as2VPh7EK91owtyDFxr0zu-TO3vtEIhu29qpxK_QgB2UrQVNqtSuEIHbsX7NMUyBNd1GKbN-FlrZJZL-IKP83Tj9D1OH7tlBBpRkL/s1024/cf44fa3e-bcf2-4eb3-873b-86f875c7f92f.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="767" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit2B25TaQhMJwGp4j5k71ecLvPKIxGgHmQIVkyMZF9rBDQzXpa7x9lSssIL4WuMDK5UlCe5g_1LY7lxUDrZijBxG1as2VPh7EK91owtyDFxr0zu-TO3vtEIhu29qpxK_QgB2UrQVNqtSuEIHbsX7NMUyBNd1GKbN-FlrZJZL-IKP83Tj9D1OH7tlBBpRkL/s320/cf44fa3e-bcf2-4eb3-873b-86f875c7f92f.JPG" width="240" /></a></div><br />A mio modesto parere, oltretutto, questo film non è assolutamente il peggiore di quelli visti fino ad ora. Non solo tra le uscite post Endgame ma proprio in senso assoluto. <p></p><p>Perché diciamocelo chiaramente: non è che tutto quello che è uscito e successo PRIMA di Endgame fosse tutto coriandoli, petardi e levata festosa di mani. </p><p>Il team up tra Captain Marvel, Ms. Marvel e Photon funziona. E molto bene, a dirla tutta. Non ci sono più di tanti momenti che risultano essere tirati per le lunghe, non ci sono situazioni di ridere cacciate eccessivamente per il LOL, non ci sono rimandi forzati a giochini di trama e di epifanie buttati in faccia agli spettatori per rimediare alle incertezze strutturali attuali del MCU. </p><p>Premessa d'obbligo: a me non dispiace assolutamente Brie Larson nel ruolo a volte algido e pretenzioso del Capitano. Così come Iman Vellani mi risulta essere perfetta per la parte di Ms. Marvel. Il suo essere Nerd traspare nelle sue interpretazioni divertite e assolutamente credibili. La vicina di fila che vorresti avere in tutte le fiere. Anche Teyonah Parris è ben calata nel personaggio di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Monica_Rambeau">Photon</a>. I momenti nostalgia tra lei e Carol non sono eccessivamente presenti come mi sarei aspettato visto l'ultimo mood Disney e questo è sicuramente un plus. Nel corso della storia entriamo un po' più nel dettaglio degli accadimenti tra Kree e Skrull avvenuti in questo MCU, andando a compensare il detto e non detto già visto e raccontato tra i film precedenti e la serie <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Secret_Invasion_(miniserie_televisiva)">Secret Invasion</a>. </p><p>Il World Building utilizzato per i pianeti che le protagoniste provano a salvare tutto sommato è consono ad una storia che ci fa accomodare al cinema per due ore scarse (1h 45min dichiarati).</p><p>Il villain è... un villain. Ci vengono descritte in maniera non troppo didascaliche le motivazioni, ci sono scene di lotta & menare abbastanza ben girate e, anche se alla fin fine come spesso accade è tutto un po' un pretesto per centrare l'attenzione sullo switch forzato delle nostre protagoniste come visto ampiamente nei trailer, la fase di risoluzione del "problema" e il salvataggio dell'universo è giusto corollario ad una coralità di sentimenti e motivazioni delle protagoniste che vengono gestite in maniera corretta in termini di presenza visiva.</p><p>Un film divertente, ben girato e sicuramente non catastrofico come potrebbe sembrare dai primi risultati al botteghino. Come ho già detto, Brie Larson, Iman Vellani e Teyonah Parris sono state un altro esempio dell'ottimo casting portato avanti dalla Marvel e mi auguro che si riesca a trovare la quadra per mantenere un equilibrio di programmazione e gestione dei prossimi eventi per vederle ancora all'opera. </p><p>Ah, dimenticavo. Nel film c'è anche Nick Fury. Che fa la parte di Nick Fury ma non è così indispensabile al salvataggio del pianeta come in passato. </p><p>Nel complesso: 4 Flerken su 5. </p></div></div>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-75718235650717603802020-05-05T18:21:00.000+02:002020-05-05T18:26:09.237+02:00LEGO - Wickedbrick Stand<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtXe0UDq44J7aHLqM3WngYoMXgdxFlrMfA34Vdg6z0oDxvjIgOzzMPgRz9KKsfIw43eFQyotgeIasQ7DX9fhpLXxOfkYbafdNqVMAjdDz_FnDGh7xhtusTQCn7W_cHVBLEQ2gka8AFdrV_/s1600/IMG_5189.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtXe0UDq44J7aHLqM3WngYoMXgdxFlrMfA34Vdg6z0oDxvjIgOzzMPgRz9KKsfIw43eFQyotgeIasQ7DX9fhpLXxOfkYbafdNqVMAjdDz_FnDGh7xhtusTQCn7W_cHVBLEQ2gka8AFdrV_/s320/IMG_5189.jpg" width="320" /></a></div>
Una volta montato il <a href="https://www.lego.com/it-it/product/millennium-falcon-75257" target="_blank">Millennium Falcon (75257)</a> mi sono posto un problema. Anzi, a dirla tutta due problemi. Il primo: come faccio a tenerlo lontano dai bambini? E il secondo, che poi è correlato al primo, come lo espongo? Che tradotto suona più come un "e adesso ndove lo metto??!?". Ho smanettato un po' nei vari gruppi e forum, ma ho trovato una soluzione per me ottimale. In origine in verità mi sarebbe piaciuta una teca ma ho scartato l'ipotesi per via dei costi eccessivi. Cercando la teca, però, mi sono imbattuto in <a href="https://leganerd.com/2020/02/14/disponibile-il-display-stand-di-wicked-bricks-per-il-set-lego-ideas-21321-iss/" target="_blank">un articolo di LEGANERD</a> che parlava di una soluzione espositiva per la <a href="https://www.lego.com/it-it/product/international-space-station-21321" target="_blank">ISS (International Space Station 21321)</a>. Sono andato a curiosare sul sito di chi la realizzava e...Taac! Ecco la soluzione: <a href="http://i.refs.cc/FPYdcfTW?smile_ref=eyJzbWlsZV9zb3VyY2UiOiJzbWlsZV91aSIsInNtaWxlX21lZGl1bSI6IiIsInNtaWxlX2NhbXBhaWduIjoicmVmZXJyYWxfcHJvZ3JhbSIsInNtaWxlX2N1c3RvbWVyX2lkIjo0NjgwOTM1OTV9" target="_blank">WickedBrick</a>.<br />
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<a name='more'></a>Si tratta di un sito che propone delle soluzioni "custom" ottimizzate per esporre e conservare al meglio le collezioni di Lego ma anche di FUNKO e altro. I ragazzi realizzano stand e teche su misura per tutti (o quasi) i set esistenti, in Plexiglass.<br />
Ecco quindi la prova sul campo.<br />
Partiamo con il segnalare che sono velocissimi nel farvi arrivare a casa in maniera ottimamente imballata quello che ordinate e (cosa fondamentale) i loro prodotti sono fatti con una qualità di taglio e precisione maniacale.<br />
Essendo prodotti in Plexi, la prima cosa da fare è togliere il vinile protettivo. E leggere BENE le istruzioni ovviamente...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh06xLLOPyM4s8_npFY-h5EGBjTMwBkmCCC7Hw1bhsZlz7hfOxfuqYcCn4eXvpLJcbDpdM4fS94M5t9ZQlLdGgtZfZYpGwPTyAHVXEQFeg-XvGX1iGyKzhyphenhyphenMvDJvwE3096h3ajB6aAvmZ9_/s1600/IMG_5190.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh06xLLOPyM4s8_npFY-h5EGBjTMwBkmCCC7Hw1bhsZlz7hfOxfuqYcCn4eXvpLJcbDpdM4fS94M5t9ZQlLdGgtZfZYpGwPTyAHVXEQFeg-XvGX1iGyKzhyphenhyphenMvDJvwE3096h3ajB6aAvmZ9_/s320/IMG_5190.jpg" width="240" /></a></div>
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Una volta tolto il vinile, come suggeriscono anche loro, date una passata di panno in microfibra e magari anche un po' di spray antipolvere. Io ho usato quello che si usa comunemente per pulire i monitor e le televisioni.<br />
In questo caso ho fotografato la preparazione e il montaggio dello stand per l'<a href="https://www.lego.com/it-it/product/poe-dameron-s-x-wing-fighter-75273" target="_blank">X-WING di Poe Dameron 75273 </a> di cui vi ho parlato <a href="https://zendartown.blogspot.com/2020/04/lego-x-wing-di-poe-dameron-75273.html" target="_blank">in questo post</a>.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOMNfNUaQzO-8RaPxGYMta8dY7425AHgWg_IuNkB7hQBt4Jp7LZfilbm3-eLd3KxkOIivTQ5b5inS04uPzm18uoKZ3bR0D38JBYYjOXEpBZWMr6dr0BW8U1gP8Qh4sN4v4roTzcz8uWom1/s1600/IMG_5192.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOMNfNUaQzO-8RaPxGYMta8dY7425AHgWg_IuNkB7hQBt4Jp7LZfilbm3-eLd3KxkOIivTQ5b5inS04uPzm18uoKZ3bR0D38JBYYjOXEpBZWMr6dr0BW8U1gP8Qh4sN4v4roTzcz8uWom1/s320/IMG_5192.jpg" width="320" /></a></div>
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Una volta preparato il tutto, si può procedere all'assemblaggio e al posizionamento del set da esporre.<br />
Come vi accennavo, i vari elementi si incastrano alla predizione e la "pedana" è provvista di studs per agganciarci le minifigures. Ogni set ha la predisposizione per il numero esatto di personaggi del set in oggetto. La pedana e la targhetta sono opzionali, si può acquistare anche il solo stand.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGC4cwhyphenhyphendI4BwMTwgx9AYcs5yQH_BiUl8u2PDYXC78sp2khNBf057-NfnvImTJdjm72iLGKQaEajORr1aUVpVz0TSc_SkG8npitpPx1dwVLWTodV9uSqXxFKeqqmivtkGINfEF_iEWjIIL/s1600/IMG_5193.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGC4cwhyphenhyphendI4BwMTwgx9AYcs5yQH_BiUl8u2PDYXC78sp2khNBf057-NfnvImTJdjm72iLGKQaEajORr1aUVpVz0TSc_SkG8npitpPx1dwVLWTodV9uSqXxFKeqqmivtkGINfEF_iEWjIIL/s320/IMG_5193.jpg" width="320" /></a></div>
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Ovviamente quei cavi sullo sfondo sono da sistemare, appena monto anche gli altri stand provvedo.<br />
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Riassumendo: si tratta di una soluzione espositiva super consigliata, disponibile in vari modelli e per quasi tutti i set esistenti.<br />
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<a href="http://i.refs.cc/FPYdcfTW?smile_ref=eyJzbWlsZV9zb3VyY2UiOiJzbWlsZV91aSIsInNtaWxlX21lZGl1bSI6IiIsInNtaWxlX2NhbXBhaWduIjoicmVmZXJyYWxfcHJvZ3JhbSIsInNtaWxlX2N1c3RvbWVyX2lkIjo0NjgwOTM1OTV9" target="_blank">Vi lascio nuovamente il link al sito WICKEDBRICK, da qui potrete registrarvi e contestualmente usufruire di uno sconto del 5% sul vostro primo ordine. </a>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-90042652879801684422020-04-19T18:46:00.002+02:002020-04-19T18:46:32.278+02:00LEGO - X-Wing di Poe Dameron 75273<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsDvzsulTmHwxTU0F2lKFgwwaqNHe2pq1tfdMBMq1INYXG7bxSYHdbQDcJeeJ-ZuMTlrANPDrIkpHlL2-IsaEu40j8VQ8kxjRM77MIH0dyQ4EV-CjGOYzORw5EAJ2b00GzlOQzYGKntWNq/s1600/poedameron.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1599" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsDvzsulTmHwxTU0F2lKFgwwaqNHe2pq1tfdMBMq1INYXG7bxSYHdbQDcJeeJ-ZuMTlrANPDrIkpHlL2-IsaEu40j8VQ8kxjRM77MIH0dyQ4EV-CjGOYzORw5EAJ2b00GzlOQzYGKntWNq/s320/poedameron.jpeg" width="320" /></a></div>
Si continua con le navi iconiche di Star Wars, "purtroppo" non con il mitico Rosso Cinque ma con quello arancione del buon <a href="https://starwars.fandom.com/it/wiki/Poe_Dameron" target="_blank">Poe Dameron</a>. Un personaggio che comunque nella nuova/ultima trilogia mi è piaciuto parecchio e l'ho trovato uno dei characters meglio introdotti e rappresentati.<br />
Si tratta di un playset, quindi un modello dal prezzo (relativamente) abbordabile e con i dettagli "giocabili" tipici dei prodotti di questo tipo.<br />
Il "relativamente" è ovviamente riferito al fatto (ovvio) che un prodotto come questo a parità di pezzi se non fosse marchiato Star Wars costerebbe molto meno. Ma ovviamente è un prodotto "branded" e come tale ha un ovvio "reprice".<br />
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<a name='more'></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7BE9BrOmpqtuC6qySh4pWAhOjC0l9Bg3tVNrrXydZWy6Rd5c68k5BiDdXdXlXxFw_z7aMB1m_pBzpdwH5v-irr4tl-vx6PjnUrR2tnxul68kUGOY1sHVjIA165DVr3J9GPa1HiDcPfQKW/s1600/IMG_4749.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7BE9BrOmpqtuC6qySh4pWAhOjC0l9Bg3tVNrrXydZWy6Rd5c68k5BiDdXdXlXxFw_z7aMB1m_pBzpdwH5v-irr4tl-vx6PjnUrR2tnxul68kUGOY1sHVjIA165DVr3J9GPa1HiDcPfQKW/s320/IMG_4749.jpg" width="320" /></a></div>
Lo potete acquistare comunque scontato rispetto ai 109,99 € della Repubblica tenendo controllato l'internet. Attualmente ad esempio è venduto a 84,99 crediti imperiali su Zavvi, che il mese scorso ha offerto un temporary discount del 20%.<br />
Tornando per un attimo all'essere un playset: i blasterini che mollano in giro pezzi di Lego a me fanno sbroccare... Purtroppo l'ultima versione "Collector" dell'X-Wing è il modello 10240 del 2013 che risulta essere introvabile se non a prezzi per me non accessibili. Me ne sono fatto una ragione e ho iniziato a monitorare le eventuali "occasioni" su mercati paralleli in attesa di una ri-edizione eventuale futura. Nel frattempo, daje con l'ala X di Poe!.<br />
Il set è uscito nel 2020, a supporto dell'ultimo film della Trilogia ("Star Wars: L'ascesa di Skywalker").<br />
Per arrivare al montaggio completo, si tratta di assemblare 761 pezzi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVecC-iHVVUP9YvCEI5Xx3m8uDbsRORAo6GvRNA-kkz-EG77wXixr5Yg70tJ-Xl4jVBZ6sHK5mb7f0XylqFFDxQTS9KR6oCBVj8xcpXLjwTL-RHgiDs0obucWa8n0p8hzqo5HpAUK4oDyu/s1600/IMG_4750.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVecC-iHVVUP9YvCEI5Xx3m8uDbsRORAo6GvRNA-kkz-EG77wXixr5Yg70tJ-Xl4jVBZ6sHK5mb7f0XylqFFDxQTS9KR6oCBVj8xcpXLjwTL-RHgiDs0obucWa8n0p8hzqo5HpAUK4oDyu/s320/IMG_4750.jpg" width="320" /></a></div>
Come vedete dalla foto, gli adesivi per fortuna sono pochi. Un punto in più al set in analisi. La ripetitività dei passaggi, come per il Millennium Falcon che abbiamo già visto insieme non è assolutamente eccessiva e questo rende tutto il lavoro decisamente piacevole.<br />
Le misure dichiarate del set sono 37 cm di lunghezza per 32 cm di larghezza e 8 cm di altezza. Le minifigure in dotazione sono 4: Poe, Jannah, BB-8 e un cavaliere di Ren.<br />
Carrellata di foto e poi considerazioni finali.<br />
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Che dire ? Decisamente un bel Set. Pochi adesivi, uniche situazioni di montaggio ripetitive quelle delle ali (ovviamente) e minifigures ben fatte. Il prodotto finale presenta secondo me una buona sensazione di solidità e i colori sono decisamente fighi. Il meccanismo di apertura delle ali "ad elastico" risulta ben fatto e ha un buon feeling. Mi sento di promuoverlo e di consigliarlo.<br />
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<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-43898443032408767282020-04-10T17:45:00.003+02:002020-04-10T17:45:21.744+02:00LEGO - Millennium Falcon 75257<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBM8m619j-sJMwSMJRRUVO7iU22OhakKJU_l_V8nFzNhQifplQNJ7wzdidMUF5nyItQ4T3_MmoVOA0w5x7bWRX6vdoga118L5lRY3-RDWLMQqneYLNOiwfVmPWASRQZVpKBZowiNfGD2hw/s1600/883D9FA4-8B56-45F5-A6F4-1098963C3BB4.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBM8m619j-sJMwSMJRRUVO7iU22OhakKJU_l_V8nFzNhQifplQNJ7wzdidMUF5nyItQ4T3_MmoVOA0w5x7bWRX6vdoga118L5lRY3-RDWLMQqneYLNOiwfVmPWASRQZVpKBZowiNfGD2hw/s320/883D9FA4-8B56-45F5-A6F4-1098963C3BB4.JPG" width="320" /></a></div>
Se c'è una cosa che mi fa "andare ai matti" è sentire persone di un'età superiore agli "enta" che confondono Star Wars e Star Trek. Non per una questione strettamente "nerd", sia chiaro. Ma perchè queste due saghe hanno fatto (e fanno) parte dell'immaginario POP. La superficialità con la quale si confonde un romulano con un wookiee è almeno paragonabile a quella con cui si confonde una carbonara con una puttanesca. Intollerabile, insomma. Tutto questo per dire cosa? Ma ovviamente che cercando una alternativa alla lettura di fumetti e avendo due figli piccoli da accudire nei momenti di smart working della mia dolce metà, ho subito per osmosi il fascino dei mattoncini.<br />
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<a name='more'></a>Un ritorno di fiamma decisamente diverso dalla voglia di costruire in libertà proprio della giovinezza. Non sono portato per il modellismo, quindi sicuramente LEGO rappresenta una giusta via di mezzo tra il "lo faccio" e il "vorrei ma non posso/riesco".<br />
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Nel MIO immaginario se devo pensare a 5 immagini che hanno segnato la mia infanzia in compagnia della <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_stellari" target="_blank">saga creata da George Lucas</a>, mi vengono in mente in ordine casuale: Darth Vader, il Millennium Falcon, Chewbecca, Rosso Cinque in volo e l'Imperial Star Destroyer.<br />
Non sono un conoscitore avanzato del mondo LEGO, non ho la fortuna di avere una LEGO ROOM dedicata e lo spazio a mia disposizione è sempre meno, diciamo pure che già la "passione fumetti" mi mette a rischio divorzio un giorno su due. Ho quindi evitato <a href="https://www.lego.com/it-it/product/millennium-falcon-75192" target="_blank">la versione UCS</a> che in quanto collector misura un divano e costa decisamente troppo per il mio budget e mi sono orientato su <a href="https://www.lego.com/it-it/product/millennium-falcon-75257" target="_blank">un più gestibile 75257</a>.<br />
Un totale di 1353 pezzi, 7 personaggi e un bel libretto di istruzioni per godersi qualche ora di relax.<br />
Acquistato con una scontistica "decente", è stato da me completato dopo circa quattro ore di assemblaggio fatte "a salti" in vari momenti della giornata.<br />
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Devo dire che è stata una build che mi ha divertito molto, le parti ripetitive sono poche nonostante il tipo di modello. Mi immaginavo una cosa diversa, con le paratie mobili una uguale all'altra e invece...piacevolmente mi sono sorpreso nel trovare questo Millenium Falcon 2019 composto da parti costantemente"simili ma diverse" e decisamente ricco di dettagli curati.<br />
Le mini figure in dotazione sono curate come da standard della casa Danese e neanche a dirlo gli incastri sono perfetti.<br />
Le istruzioni sono chiare e anche alla fine del percorso, quando ormai i pezzi già assemblati sono molti e si andrebbe a rischio di fare errori risultano comprensibili e "strutturate" per essere chiare anche ad un neofita come me.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxyFraTfKZOdyjfKf4bHrJWaJfuR9Mhozh5gwljubilGTHV-V5wCVCwKytYAt_qS3jbdec6R3-tgMGAlU2U9usRGhm4HtAdYzGSrT3Mr5p1ftasuwcncYncbwc5q93uCDXjyMxvRsAcNiZ/s1600/IMG_4508.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxyFraTfKZOdyjfKf4bHrJWaJfuR9Mhozh5gwljubilGTHV-V5wCVCwKytYAt_qS3jbdec6R3-tgMGAlU2U9usRGhm4HtAdYzGSrT3Mr5p1ftasuwcncYncbwc5q93uCDXjyMxvRsAcNiZ/s320/IMG_4508.jpg" width="320" /></a></div>
L'unica critica che mi sento di fare riguarda la non disponibilità a catalogo di stand espositivi già pronti, mi orienterò sui prodotti di WickedBrick non appena finisce l'emergenza Covid.<br />
Insomma, nel complesso mi sento di consigliarvi questo set al 100%. Si tratta di un ottimo approccio per chi non mangia pane e studs, ma anche un prodotto soddisfacente per i builders più esperti. Immancabile ovviamente in esposizione se siete Trekk...appassionati di Star Wars.<br />
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<i>Nota a margine per i "perfettini": mi ritengo un FAN di Star Wars e non "Addicted". Quindi non entriamo in discussione antipatiche troppo di dettaglio: non vi saprei rispondere ^_^</i><br />
<br /><b>↑ PRO:</b><br />
Decisamente divertente da costruire<br />
Impegnativo per un utonto come me ma col bestemmiometro a bassa frequenza<br />
Prezzo adeguato al numero di pezzi<br />
Dettagli molto rifiniti<br />
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<b>↓ CONTRO: </b><br />
Minifigures adatte al lancio cinematografico abbinato al modello ma non "iconiche" dal punto di vista dei personaggi rappresentati ai quali siamo abituati a pensare nominando la nave dei "12 parsec"<br />Nel set troviamo infatti: Finn, Chewbecca, C-3PO, Lando Calrissian, Boolio, R2-D2 e D-O<br />
Troppi adesivi. Sono nello stesso tempo imbranato e fissato, quindi applicare adesivi inevitabilmente storti poi mi infastidisce e mi causa auto-incazzatura.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioJS9i-8XSJy67Ij7gx74fOhcqprkseQPfod2SrT2GPSd1nxcrV-lrGhJzkFu_0T9IKU_XmhYoHh_tB3asTkbiUOXmit2sz6EEq9Gct8_o0FsOpUBaShIXCRzdTk7hKAgU1uf3O2TOITyt/s1600/IMG_4511.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioJS9i-8XSJy67Ij7gx74fOhcqprkseQPfod2SrT2GPSd1nxcrV-lrGhJzkFu_0T9IKU_XmhYoHh_tB3asTkbiUOXmit2sz6EEq9Gct8_o0FsOpUBaShIXCRzdTk7hKAgU1uf3O2TOITyt/s320/IMG_4511.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-79546947552582093022020-03-14T15:29:00.001+01:002020-03-14T15:29:12.198+01:00Una quarantena di fumetti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBTJjzSN1APYDXlVVf8alIsCVyKnWNtqSDy4fVoQTucRBrXbs8fuLrQnqf5A9oZWGamS176xEwP2-EtfpGy1Kiah-LWsHTjY_vMihflqE-dRiyMqes9FPsv7m5mdHw1u79wu3XMafjSQYu/s1600/IMG_3806.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="873" data-original-width="960" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBTJjzSN1APYDXlVVf8alIsCVyKnWNtqSDy4fVoQTucRBrXbs8fuLrQnqf5A9oZWGamS176xEwP2-EtfpGy1Kiah-LWsHTjY_vMihflqE-dRiyMqes9FPsv7m5mdHw1u79wu3XMafjSQYu/s320/IMG_3806.JPG" width="320" /></a></div>
In questo momento decisamente particolare sono molte le realtà che stanno provando a rendere la permanenza in casa meno noiosa. Molte case editrici, alcune decisamente più conosciute altre meno, stanno permettendo agli utenti di scaricare e/o leggere online parte della loro produzione. Andiamo quindi a raccogliere in un unico topic tutto quello che si riesce a trovare da recuperare di "fumettoso" senza uscire di casa. Breve nota a margine: non sono assolutamente d'accordo con gli editori che stanno proponendo sconti diretti sulle loro cose a catalogo e sulle spese di consegna. Mi sembra decisamente un pessimo modo di porsi in questo momento nei confronti delle realtà che sono forzatamente bloccate (ovviamente sto parlando delle fumetterie). Bando ai preamboli e vediamo su cosa andare a investire il vostro tempo.<br />
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS40WSr3k0clmwPqL9I3O1yzPPYmw3q0LRa0ipPbc5E00mW7gSSVtnJKeSoBWIPCfY6gOD6FTq6OFNbsIURG9wux9-PsPDNRT5ySXrd1f1kF3wXVRsvit1RGGj5gBs5C3tw9v-V4BK_WJF/s1600/lavlabs.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="945" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS40WSr3k0clmwPqL9I3O1yzPPYmw3q0LRa0ipPbc5E00mW7gSSVtnJKeSoBWIPCfY6gOD6FTq6OFNbsIURG9wux9-PsPDNRT5ySXrd1f1kF3wXVRsvit1RGGj5gBs5C3tw9v-V4BK_WJF/s320/lavlabs.jpg" width="320" /></a></div>
Iniziamo con <a href="https://www.facebook.com/LevLabs/" target="_blank">LEVIATHAN LABS</a>, che ci propongono l'acquisto gratuito degli EBOOKS dal loro sito utilizzando il codice "covfree" (senza virgolette ovvio).<br />
Decisamente interessanti un po' tutti gli albi proposti, dateci dentro e poi mi raccomando comprate in cartaceo finita l'emergenza.<br />
Se proprio volete un consiglio: Morningstar<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiRqr5YnzB4zk9f4uEQ4ueKVAyhXhZHx2j0UBMVp6e_kRd6okqiPQpiIfTRiyeqDIh3kUiP1OVyLIHBMspqhekFOWkCsHRfDxlP0-DQuvUlzL07eitxmdh4HXXVH-yC-lJBaIR5qdYlwbX/s1600/npe.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiRqr5YnzB4zk9f4uEQ4ueKVAyhXhZHx2j0UBMVp6e_kRd6okqiPQpiIfTRiyeqDIh3kUiP1OVyLIHBMspqhekFOWkCsHRfDxlP0-DQuvUlzL07eitxmdh4HXXVH-yC-lJBaIR5qdYlwbX/s320/npe.png" width="320" /></a></div>
Proseguiamo con un altro editore che possiamo definire "di nicchia" ma che sempre più ci sta deliziando con perle dei grandi autori del fumetto italiano: <a href="https://www.facebook.com/EDIZIONINPE/" target="_blank">Edizioni NPE</a><br />
Anche il buon Nicola Pesce sta mettendo a disposizione del pubblico volumi interi, trovate i link direttamente <a href="http://edizioninpe.it/npe-e-i-doni-della-quarantena/" target="_blank">a questo LINK</a><br />
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<a href="https://www.facebook.com/coconino.press.9/" target="_blank">Coconino Press</a> è stata tra i primi a renderci un po' meno triste questa quarantena. Con l'hashtag #unaquarantenadifumetti ha lanciato il suo modo di essere presente sul territorio e presenterà nei prossimi giorni le cose che renderà fruibili gratuitamente.<br />Per adesso sono online <a href="https://issuu.com/coconinopress/docs/super_relax-interni" target="_blank">QUESTO libro</a> di Vitt Moretta e anche <a href="https://issuu.com/coco%E2%80%A6/%E2%80%A6/il_tramonto_del_sea_breeze-interni" target="_blank">QUESTO libro</a> del Dottor Pira.<br />
Grandi autori previsti (anche) per domani e lunedì arriva Gipi.<br />
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Proprio di Gipi e sempre "in famiglia" visto che si tratta di un lavoro fatto con Fandango, trovate su Youtube il suo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Oq-7ejJ0X4s" target="_blank">"Il ragazzo più felice del mondo"</a> .<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD3QPVhbQvWLtDy-o13Rvr6nZWwWWh8c02fTfZMJDeAcia6luRSQkbfXajcoWjOrwrZ_Lvmfpigf1lWjw-5J-EkjNUdKwW3Ppezg6JXwarYPUG53X4gs0C-LLKESD05jH4-M_HFAPSLJOE/s1600/coconino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD3QPVhbQvWLtDy-o13Rvr6nZWwWWh8c02fTfZMJDeAcia6luRSQkbfXajcoWjOrwrZ_Lvmfpigf1lWjw-5J-EkjNUdKwW3Ppezg6JXwarYPUG53X4gs0C-LLKESD05jH4-M_HFAPSLJOE/s320/coconino.jpg" width="255" /></a></div>
Il fumettista <a href="https://www.facebook.com/warbulletin" target="_blank">Marco Rizzo</a> ha reso disponibile per download e streaming il suo "Primo". Pubblicato da Edizioni BD insieme a Lelio Bonaccorso.<br />
Da <a href="https://bit.ly/2TToY6k%20Wetransfer" target="_blank">QUI</a> lo scaricate mentre <a href="https://bit.ly/39Hok2f" target="_blank">da QUI</a> lo trovate leggibile come detto in streaming.<br />
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Non posso linkarvi direttamente il profilo ISSUU di <a href="https://www.facebook.com/ReNoirComics/" target="_blank">ReNoir Comics</a>, in quanto risulta bloccato. In compenso se andate sulla <a href="https://www.facebook.com/ReNoirComics/" target="_blank">loro pagina Facebook</a> vi imbatterete molto facilmente nei libri messi a disposizione per libera lettura. Andateci, pubblicano belle cose e sono sempre molto gentili durante le fiere.<br />
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<a href="https://www.facebook.com/ShockdomSrl/" target="_blank">Shockdom</a> da sempre lavora molto bene con i (e sui) social, e infatti anche stavolta colpiscono nel segno. Qui però è necessario utilizzare la loro piattaforma dedicata. <a href="https://bit.ly/2W2NfcK" target="_blank">Date un occhiata</a><br />
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Chiudo le segnalazioni con i ragazzi di <a href="https://www.facebook.com/cyranocomics/" target="_blank">Cyrano Comics</a>: anche per loro trovate i dettagli sulla pagina social. Per adesso <a href="https://app.box.com/s/z7rymjsfap9k87puwek8bwyb03lfvrq1" target="_blank">QUI</a> c'è un albo messo a disposizione e che mi ha decisamente incuriosito. <br />
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Se i fumetti non bastassero, <a href="https://www.facebook.com/ItComics2016/" target="_blank">ItComics ha lanciato un vero e proprio festival virtuale, per permetterci non solo di leggere da casa ma da partecipare ad una vera e propria Fiera del Fumetto Virtuale insieme ad autori, editori e svariati ospiti. Sicuramente una iniziativa da sostenere e premiare. Online dal 25 al 28 Marzo. </a><br />Ne parleremo sicuramente ancora mano a mano che ci avviciniamo alle date.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgbn0-NpfFcnrvNyhx96f1fpBwcJxWSrCGZk1UiWEV3Q_SCK-hpkJ-utly5443PTBnIS9PCRx2X1028zTk-xV7SGwlmoaRQ86qn7Q8F_FrGvJCiOWXKjBW3e4VljpaT3cK900BZz3K9ivi/s1600/89657109_1658979484241208_4989931985615978496_o.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgbn0-NpfFcnrvNyhx96f1fpBwcJxWSrCGZk1UiWEV3Q_SCK-hpkJ-utly5443PTBnIS9PCRx2X1028zTk-xV7SGwlmoaRQ86qn7Q8F_FrGvJCiOWXKjBW3e4VljpaT3cK900BZz3K9ivi/s320/89657109_1658979484241208_4989931985615978496_o.png" width="320" /></a></div>
<h4 style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i><i><span style="font-size: x-small;">Come sempre tutte le immagini sono proprietà intellettuale dei relativi autori, quelle trovate online su richiesta posso rimuoverle qualora vi sentiate offesi o non vi interessasse essere segnalati qui sul Blog</span></i></h4>
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<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-19327149714775774392020-03-04T20:54:00.002+01:002020-03-04T20:59:48.718+01:00JLA di Grant Morrison<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJNdYJ19PrH_vgwmmCgPILiHqbpmVCUV1gtSRUpopj0xwBaoHEZ-myNqTYGzSN0qVtMiBNmHnxvQ56a4FN0OzJ1kznAltCznzW6sqpzmtbxIltBdDuiUZTCcjOUeONWOrmIFxp-hqoN0nn/s1600/IMG_3696.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJNdYJ19PrH_vgwmmCgPILiHqbpmVCUV1gtSRUpopj0xwBaoHEZ-myNqTYGzSN0qVtMiBNmHnxvQ56a4FN0OzJ1kznAltCznzW6sqpzmtbxIltBdDuiUZTCcjOUeONWOrmIFxp-hqoN0nn/s320/IMG_3696.jpg" width="320" /></a></div>
Stiamo per parlare di un <a href="https://www.comicsbox.it/albo/JLAGMORIS_A_001" target="_blank">balenottero da 1128 pagine. In pratica 50 e rotti albi da 22 pagine.</a> Più o meno 2 anni di storie della JLA, scritte da uno dei "mostri sacri" del fumetto. Quel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Grant_Morrison" target="_blank">Grant Morrison</a> che oltre al <a href="http://comixfactory.blogspot.com/2012/11/grant-morrison-provo-quasi-pieta-per.html" target="_blank">feud con Alan Moore</a> è conosciuto anche (e soprattutto) per il suo essere anticonvenzionale, estremo nel tratteggiare dinamiche e situazioni <a href="http://popwiki.net/popwiki/index.php?title=Grant_Morrison" target="_blank">al limite del lisergico</a>. Ma partiamo dalla copertina: ho tenuto in mano questo volume un sacco di volte tra fumetterie e fiere prima di decidermi di comprarlo. Pesandolo, sfogliandolo, coccolandolo quasi. Nonostante questo non mi ero mai accorto di un dettaglio che rischiava di mettere a repentaglio la corretta fruizione del libro.<br />
<a name='more'></a>Sì, perché lasciando stare le battute sulle dinamiche di reciproca disistima tra Grant e Alan di cui accennavo sopra (scherzando ma non troppo), il fulcro di questo post non è tanto quanto mi sia piaciuta questa run, ma quanto alle volte un dettaglio sfuggente e magari accennato influisca in maniera eccessiva e immotivata sul nostro immaginario di lettori.<br />
Intanto: questo JLA OMNIBUS per me è un must have. Il prezzo che all'epoca del lancio sembrava esagerato (60 euro di copertina) in realtà non è poi così alto. Sia per la mole di albi raccolti che per l'evoluzione che c'è stata poi dei prezzi sulle raccolte di questo tipo. Averceli oggi degli omnibus da mille e rotte pagine a questo prezzo di copertina...<br />
Planeta De Agostini oltre a lanciare questo tipo di prodotti editoriali è stata famosa anche (e forse in primis) per i refusi. Beh, sappiate che qui è una collection anche di questi ultimi. Dalle prime pagine troviamo lettere saltate, baloon invertiti e in generale un senso di "superficialità" editoriale abbastanza diffuso. Credo sia l'unico vero "contro" che posso rilevare dopo 1128 pagine di lettura.<br />
Perché pur non essendo un conoscitore così avanzato delle storie della JLA per il modo in cui collaborano e vengono sviluppati nel corso dei vari archi narrativi i personaggi non è così necessario avere piena contezza del loro background.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx4UDXYZj1W4CE9b4cwvLBgV19VK3Ok45HJ_qO0nC3T8Aa-Vjw3_5uVvvL1J04t-V1JfxFbCRWi18kcZjl0U-UGpIjPlR1hMbAnHnLHMUvXMMf2rLZosIXZnSDfNBVPeYEKq14xVLeW9lE/s1600/IMG_3697.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="541" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx4UDXYZj1W4CE9b4cwvLBgV19VK3Ok45HJ_qO0nC3T8Aa-Vjw3_5uVvvL1J04t-V1JfxFbCRWi18kcZjl0U-UGpIjPlR1hMbAnHnLHMUvXMMf2rLZosIXZnSDfNBVPeYEKq14xVLeW9lE/s320/IMG_3697.jpg" width="270" /></a></div>
Stiamo parlando di vere e proprie divinità, che si mettono in gioco e che nell'affrontare le difficoltà e le minacce riescono a farci vedere nel dipanarsi delle svariate decine di albetti tutte le loro skill, i loro superpoteri ma anche il loro essere realmente una proiezione sfaccettata di quanto l'umanità sappia essere sempre migliore di quanto non possa pensarlo.<br />
Poi se come me non masticate tanto dell'epoca (fumettistica) in oggetto, vi troverete un po' spaesati nel trovarvi un membro in particolare con poteri per così dire "diversi" rispetto a quelli classici...prendetela come una scusa per approfondire l'argomento e non come una carenza editoriale nel presentare le storie.<br />
Dopotutto anche all'epoca questo cambiamento è avvenuto nella testata ammiraglia del supereroe in questione e poi di riflesso nelle altre testate. La continuity, volenti o nolenti è fatta anche di questo.<br />
<br />
Detto questo: il dettaglio dell'incipit.<br />
Superman ha un taglio di capelli inguardabile per tutta la prima parte della run...Una acconciatura così anni '90 da farlo risultare in una lettura moderna una versione super di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Renegade_(serie_televisiva)" target="_blank">Reno Raines</a>.<br />
Ho fatto fatica ad accettarlo, non vogliatemi male. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkHbiym_ROznaFS0zTaYUfrQ7Tgc5o5Ys8Ph5a23J6DKk1y-RP8TkXtq4Bd7eZGVwJe2uQ_N-12hwNOZruMnOnbP7F9-xom_54SsYw-N9GRhTKtTVywYy42OxwE1qngj3fFWvBSlodwmSF/s1600/reno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkHbiym_ROznaFS0zTaYUfrQ7Tgc5o5Ys8Ph5a23J6DKk1y-RP8TkXtq4Bd7eZGVwJe2uQ_N-12hwNOZruMnOnbP7F9-xom_54SsYw-N9GRhTKtTVywYy42OxwE1qngj3fFWvBSlodwmSF/s320/reno.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdBcD_VwIHxyTjBIb1mWz2TBjgn1qLQ-LmGnv6o6sJwpxDbgEzqr1lHZRzL13-5-RBe_EWW02gIGbKuYrFSa_CFwyTnjBab2o901NhQ__Slu2-X86j58ICFDp_QdcerpcQXwiKRmnKNH-Z/s1600/IMG_3698.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdBcD_VwIHxyTjBIb1mWz2TBjgn1qLQ-LmGnv6o6sJwpxDbgEzqr1lHZRzL13-5-RBe_EWW02gIGbKuYrFSa_CFwyTnjBab2o901NhQ__Slu2-X86j58ICFDp_QdcerpcQXwiKRmnKNH-Z/s320/IMG_3698.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-59377345182734304222020-03-02T12:25:00.000+01:002020-03-02T12:25:06.821+01:00Dylan Dog - 666<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixhZkCyB1qb4OkVHDMIz-XTZ9pXX_r3NIXRqHvt95W98W6j8E-d6fhxsV068U6JsmfNZrYdqNGlC8HKyHd7tz874QfP-WlnqjrjG27cquFex-nJpkXhthBnKcD124AmjyVDGDkaj6qemLN/s1600/IMG_3655.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixhZkCyB1qb4OkVHDMIz-XTZ9pXX_r3NIXRqHvt95W98W6j8E-d6fhxsV068U6JsmfNZrYdqNGlC8HKyHd7tz874QfP-WlnqjrjG27cquFex-nJpkXhthBnKcD124AmjyVDGDkaj6qemLN/s320/IMG_3655.jpg" width="320" /></a></div>
Si è concluso il "Ciclo della Meteora". E come promesso al momento del lancio, Dylan Dog non sarà più lo stesso. Ammetto di aver pensato che gli strilli iniziali fossero solo un modo per agitare le acque, per creare aspettativa verso un "reboot all'italiana". Mi sbagliavo, e ne sono decisamente contento. Non mi aspettavo un numero conclusivo (il 399) metafumettistico, pensavo ad una cosa più semplice dal punto di vista testuale e della grammatica. Un "punto zero" più fisico e meno "filosofico". A conti fatti è stato meglio così. Non per niente noi siamo i lettori e gli architetti dietro le storie che leggiamo e che ci piacciono fanno un mestiere diverso. Prima di andare avanti con la lettura: sì, il post contiene degli spoiler. Quindi occhio che non vi rimborso oltre al tempo che state perdendo a leggere, nemmeno i 3,90 € (cadauno) dei due numeri introduttivi del rilancio.<br />
<a name='more'></a>Dicevamo, Dylan Dog 2020. O Dyd 2.0. O Dylan Dog 666 come da copertina. Un indagatore dell'incubo diverso, che si smarca non solo dai cliché propri di quel fumetto che ci fa compagnia da più di 30 anni ma da tutto l'universo narrativo creato da Sclavi in combutta con i vari sceneggiatori e disegnatori della serie regolari.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkPTh5CpQM1dObdgsFT6QY14MLDn5ZBdfIZnT3qZEXL8QoN6gZ2T6WoyT1KeAfgz_JPEtsriCTHIGfhyphenhyphen_choYq5bjUtiF3CUyTHP3pFQYnmrv4_8SkOikVGK2W5x0OpK54724CXuDXrt5s/s1600/IMG_3657.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkPTh5CpQM1dObdgsFT6QY14MLDn5ZBdfIZnT3qZEXL8QoN6gZ2T6WoyT1KeAfgz_JPEtsriCTHIGfhyphenhyphen_choYq5bjUtiF3CUyTHP3pFQYnmrv4_8SkOikVGK2W5x0OpK54724CXuDXrt5s/s320/IMG_3657.jpg" width="320" /></a></div>
In molti si sono lamentati che "questo non è più Dylan". Ovvio, non è il Dylan di Terra-Uno. O forse sì. Boh. Di sicuro il Bonelliverso inteso come un mondo coeso, che coinvolge (e sempre di più coinvolgerà) mondi crossmediali, anche a livello fumettistico ha abbracciato il concetto multiversale caratteristico del comicdom americano. In maniera relativamente blanda con Mister No Revolution, in maniera più stabile e continuativa con questo nuovo Dylan.<br />
Sono stati mantenuti i nuovi personaggi introdotti con la gestione Recchioni, ma è stato dato loro un peso diverso e un background molto più concreto e inserito nella storia presente e passata del Nostro.<br />
Ai disegni troviamo ad introdurci nel nuovo Mondo Dylaniato un Corrado Roi in stato di grazia, per un 401 decisamente interessante che riscrive le origini partendo dalla base dello storico numero 1 della serie originale. Se la storia risulta essere ben più di un tributo ma quanto piuttosto una vera e propria riscrittura, sono il linguaggio e le attitudini del nuovo Dylan a catalizzare l'interesse.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKhAe4yOTeqsUgifR8bqvtU3ytepAtX9AZfptlnnmHtFJnT-PidrLolU1PywjUIba-tFJavW4LeGX83__CQySzSUU7jc4FyMaqv6zs_FSfThnXh6JiJ2xwZ0_eeBFmbGDY63f_H2KQ_B8M/s1600/IMG_3658.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKhAe4yOTeqsUgifR8bqvtU3ytepAtX9AZfptlnnmHtFJnT-PidrLolU1PywjUIba-tFJavW4LeGX83__CQySzSUU7jc4FyMaqv6zs_FSfThnXh6JiJ2xwZ0_eeBFmbGDY63f_H2KQ_B8M/s320/IMG_3658.jpg" width="320" /></a></div>
Nel 402, che è poi la conclusione effettiva del 401, oltre a ritrovare Xabaras e ad essere introdotti sempre di più nel mondo di Dylan Dog 666 troviamo (in maniera a memoria mia atipica per un albo di Dyd) l'introduzione al numero 403. Storie quindi che non sono prettamente mono-albo ma che durano "quanto devono durare".<br />
Decisamente un inizio di rilancio che ha saputo coinvolgermi, che sembra aver portato a conclusione il viaggio dell'indagatore dell'incubo verso il 2020, iniziato con la fase precedente alla Meteora, continuato (appunto) con il ciclo della meteora tra alti (molti) e bassi (pochi) e che ora finalmente ci permette di gustare un Indagatore dell'incubo in ottima parte nuovo, a partire dall'assistente, ma anche per il linguaggio e l'attitudine.<br />
Di sicuro io salgo a bordo del nuovo Galeone.Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-55718673593579028362020-02-27T18:41:00.001+01:002020-02-27T18:41:34.038+01:00[GEEK SOLVING] Digitale terrestre wireless<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjldbzGUddvMlMqP37wUW9CEaw_GfG_lN5nWyhIMBB1kuXl73ySdhOAJArMrxCXfoc2UTIusAYaDuWHC_qKuo0IZw5156eRWLUlJzoFBHkOjjyzOP-PNgJiwDUPIBkN9aX74u6xJb6oUEmZ/s1600/tvhead.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjldbzGUddvMlMqP37wUW9CEaw_GfG_lN5nWyhIMBB1kuXl73ySdhOAJArMrxCXfoc2UTIusAYaDuWHC_qKuo0IZw5156eRWLUlJzoFBHkOjjyzOP-PNgJiwDUPIBkN9aX74u6xJb6oUEmZ/s320/tvhead.png" width="262" /></a></div>
Ho pensato di condividere con voi una soluzione che ho trovato scartabellando sul web per risolvere un "problema" che non mi faceva dormire la notte. In realtà era un non-problema, ma visto che mi sono divertito non poco a venirne a capo e che la soluzione mi ha soddisfatto non poco...ecco un post che potrebbe essere il primo di una serie. Il titolo spiega e non spiega, in sostanza vuole riassumere questo: "vi giro una dritta per riuscire a vedere i canali tv tradizionali sulla vostra televisione in camera da letto qualora vogliate restare nella piena legalità e abbiate come me la sfortuna di non avere un cavo antenna che vi arriva fino al locale domestico dove è posizionata la suddetta televisione". Premessa fondante: ho cercato parecchio online, alla fine ho recuperato delle guide che risolvevano i passaggi intermedi ma non la totalità del mio problema. Siccome non ha senso che vada a copiare o riscrivere quanto ho trovato, facciamo che vi linko i vari siti e restiamo amici lo stesso. Siete pronti ? Ok andiamo.<br />
<a name='more'></a><br />
<br /><b>Background e obiettivi: </b><br />
- Cavo antenna che è disponibile solo in salotto<br />
- Necessità di vedere i canali in camera da letto indipendentemente da quello che si sta vedendo in salotto<br />
- Trovare una soluzione economica<br />
- TV in camera non smart (all'inizio, poi ho cambiato la TV che si è rotta ma andremo nel dettaglio)<br />
- Conditio sine qua non: che il tutto sia pienamente legale (no IPTV).<br />
<br />
Ho citato nell'ultimo punto IPTV. Sì, perchè googlando i primi risultati che ho trovato portavano a risolvere il problema in due modi:<br />
- Trasmettitore Wireless di segnale<br />
- IPTV (usando liste sulla carta legali ma vai a sapere a chi ti stai connettendo).<br />
<br />
La prima soluzione mi è sembrata troppo limitata. Senza contare che vista la distanza tra il trasmettitore e il ricevitore da subito mi è sembrata anche poco risolutiva.<br />
La seconda soluzione non mi stava bene per le dinamiche troppo "ambigue", ma mi ha dato una idea.<br />
In sostanza: ho voluto capire se si poteva tradurre la risoluzione tramite IPTV in chiave domestica e senza passare per provider "esterni".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8st5eQXYCYCiLJ4SAXSv5AuThVuz7gCYlKFIwohlXpLAggv4vGj4qcOwTmqyVX_GWWvTXEFShb0cKaVdYBH2A0Ry5j8-6eRCFGV8jPsANW6uLW4ps_1V1phePg04Z40oSpg5sIWZ1JetN/s1600/case.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8st5eQXYCYCiLJ4SAXSv5AuThVuz7gCYlKFIwohlXpLAggv4vGj4qcOwTmqyVX_GWWvTXEFShb0cKaVdYBH2A0Ry5j8-6eRCFGV8jPsANW6uLW4ps_1V1phePg04Z40oSpg5sIWZ1JetN/s320/case.jpg" width="320" /></a></div>
Una prima ipotesi è stata quella di usare un decoder che avesse quel tipo di funzione integrata. Ma ho scartato pure questa soluzione per costi non adatti al risolvere quello che era poco più di uno sfizio.<br />
Sono quindi incappato nei vari forum che nominavano <a href="https://tvheadend.org/" target="_blank">TVHEADEND</a>. In sostanza un server atto a trasmettere in rete i canali DVB-T/DVB-S (terrestri e/o satellitari in sostanza) con la possibilità di ricevere il collegamento da client posizionati in rete locale o remota. In molti dei modelli dei decoder a cui si faceva riferimento è proprio TVHEADEND che gestisce il processo di ricezione e trasmissione.<br />
<br />
[Nota a margine: ovviamente non ho la voglia di verificare se la terminologia usata è al 100% corretta, non sono un divulgatore così tecnico e con così tempo libero da controllare tutto quanto...vogliatemi bene uguale e apprezzate lo sforzo].<br />
<br />
Ho quindi verificato che TVHEADEND girasse in maniera ottimale su <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Raspberry_Pi" target="_blank">RASPBERRY PI</a>, per andare ad avere una soluzione il più lowcost possibile.<br />
Bingo!.<br />
Essendo il tutto su base linux, era necessario trovare <a href="https://www.linuxtv.org/wiki/index.php/DVB-T_USB_Devices" target="_blank">un ricevitore DVB-T che fosse compatibile</a>. Sempre grazie a Google ho trovato due soluzioni.<br />
<br />
<a href="https://www.raspberrypi.org/products/raspberry-pi-tv-hat/" target="_blank">Esiste infatti un componente aggiuntivo</a> sviluppato appositamente allo scopo, che si interfaccia al Raspberry usando l'interfaccia GPIO. Nell'attesa che mi venisse spedito, ho testato una banale chiavetta DVB-T che avevo in un cassetto e che fortuna ha voluto che fosse compatibile.<br />
L'avere a disposizione due TUNER risolve anche il problema di poter guardare in contemporanea due canali che hanno come sorgente lo stesso MUX di trasmissione. O di guardare in contemporanea due programmi diversi su due televisioni distinte connesse al server. O di registrare una cosa e guardarne un'altra. Insomma, ci siamo capiti: due tuner is megl che one.<br />
<br />
Dunque la ricetta prevede come ingredienti:<br />
- <a href="https://www.amazon.it/gp/product/B07X1SCRN9/ref=as_li_tl?ie=UTF8&camp=3414&creative=21718&creativeASIN=B07X1SCRN9&linkCode=as2&tag=altropensiero-21&linkId=6f2c66295934aae2bc9a1d89da99de2f" target="_blank">Un Raspberry PI</a> (nel mio caso versione 4) con ovviamente una schedina micro SD, il suo bell'alimentatore, cavo di collegamento per configurarlo comodamente collegandolo ad un monitor/TV esterno, un alimentatore idoneo.<br />
- <a href="https://amzn.to/2Tp1u8E" target="_blank">Un tuner DVB-T </a>(nel mio caso il TV HAT e un tuner USB che è questo)<br />
- Un po' di pazienza<br />
- <a href="https://amzn.to/3cdK3jY" target="_blank">Uno splitter per sdoppiare</a> (o triplicare se avete un dual tuner) il cavo proveniente dall'antenna<br />
<br />
Come distribuzione per installare il server TVHEADEND in maniera il più rapida ed indolore possibile ho scelto <a href="https://libreelec.tv/downloads_new/" target="_blank">LIBREELEC</a>, che prevede che il suddetto server sia scaricabile direttamente dalla repository ufficiale.<br />
<br />A questo punto, facendo un rapido recap:<br />
- Predisponete il vostro Raspberry PI (alimentatore, ecc ecc)<br />
- Montate il TV HAT o il vostro ricevitore USB (compatibile!)<br />
- Scaricate LIBREELEC dal sito ufficiale scegliendo la versione idonea al modello di RASP che avete scelto (nel caso del model 4, QUESTA)<br />
- Utilizzando il tool che viene fornito direttamente con/da LIBREELEC installatela sulla schedina microSD<br />
- Inserite la microSD nel raspi, se vi sentite confident montate già un case adatto e poi avviate il vostro nuovo amico (magari connettendolo alla tv in salotto così riuscite anche ad attaccare l'antenna e fate tutto una volta sola)<br />
- Da LibreElec <a href="https://thepihut.com/blogs/raspberry-pi-tutorials/how-to-stream-digital-tv-with-the-raspberry-pi-tv-hat" target="_blank">seguendo le indicazioni che trovate QUI</a> installate il server TVHEADEND e poi segnatevi l'indirizzo IP del vostro RASP<br />
- Andate in un pc dove siete comodi, connettetevi come indicato nuovamente <a href="https://thepihut.com/blogs/raspberry-pi-tutorials/how-to-stream-digital-tv-with-the-raspberry-pi-tv-hat" target="_blank">QUI all'interfaccia utente di TVHEADEND e procedete alla sintonizzazione dei canali </a><br />
<br />
Arrivati a questo punto, se in camera avete una smart tv vi basta scaricare una app per accedere al server (io utilizzo ISS IPTV e mi trovo bene).<br />
Se la tv non è smart, potete risolvere in maniera ancora migliore il tutto installando ad esempio su una bella AMAZON FIRE TV STICK il sempre ottimo KODI.<br />
<br />
Rileggendo il post e cercando immagini a corredo, mi sono imbattuto in una guida scritta BENISSIMO e in italiano:<br />
<br />
<a href="https://geekonerd.blogspot.com/2018/10/tutorial-come-guardare-il-digitale-terrestre-dvb-t1-e-t2-con-raspberry-pi-e-tv-hat-via-web-kodi-o-plex.html" target="_blank">Trovate qui il post in oggetto. </a><br />
<br />
Plex non prevede più i plugin, quindi saltate la parte finale e tenete per buono di usare KODI.Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-64760870389896559392020-02-20T10:43:00.003+01:002020-02-20T10:43:22.003+01:00Attica - di Giacomo Bevilacqua (MIDSEASON)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRcbov02fgjh68tVcOeqU5mAAj3V10oAj3WbMyB-LBwO1o8ZlrEhonJus6MApze4kIt-lXprp77b_VXmf2gsjdrWVCxkDWxCEMMPKdEVwPRsS-KcCNcf_jgK7zl3nbviije1fuW0JFt2YF/s1600/IMG_3519.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRcbov02fgjh68tVcOeqU5mAAj3V10oAj3WbMyB-LBwO1o8ZlrEhonJus6MApze4kIt-lXprp77b_VXmf2gsjdrWVCxkDWxCEMMPKdEVwPRsS-KcCNcf_jgK7zl3nbviije1fuW0JFt2YF/s320/IMG_3519.jpg" width="320" /></a></div>
Attica. Ovvero di quando le preview ti fanno passare la voglia di leggere prodotti che invece sono validi e divertenti. Accendiamo la nostra <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/DeLorean_DMC-12" target="_blank">DeLorean</a> e andiamo per un attimo indietro nel tempo e vediamo un po' le dinamiche che si sono succedute prima della lettura dei primi tre numeri (il quarto esce tra qualche giorno) di questo nuovo fumetto dell'autore di "A panda piace" e sopratutto del (per me) bellissimo "<a href="https://zendartown.blogspot.com/2017/04/il-suono-del-mondo-memoria.html" target="_blank">Il suono del mondo a memoria</a>". Serie inizialmente presentata a Lucca 2017, mi aveva incuriosito, non lo nego. Anche gli artwork trapelati successivamente, a memoria tutti riguardanti quello che poi sarebbe stato Foxtail, mi ispiravano non poco.<br />
<br />
<a name='more'></a>Poi è arrivato il FCBD [aka: Free Comics Book Day] del 2018, dove è stato distribuito il numero 0 in formato "bonellide" [n.d.a.: forse era formato audace...come avete forse letto <a href="https://zendartown.blogspot.com/2018/04/la-garageizzazione-di-un-nerd.html" target="_blank">ho spostato molti fumetti in garage</a> e non ho modo di controllare] che ha continuato a stuzzicarmi ma non mi ha dato quella scossa che mi auguravo. Come sapete, io tendenzialmente non leggo Manga a causa della lettura alla orientale che proprio non mi piace, e quello che ho visto, per quanto la pubblicazione preveda il normale orientamento delle tavole non era nelle mie corde. Si arriva quindi a Lucca 2019, dove già nel pre-fiera il buon Attica veniva presentato come un "euromanga". Inutile dire che a fronte di una categorizzazione così netta mi è scesa la catena. Scendiamo dalla DeLorean e arriviamo al palaBonelli. Mi sono detto: "Sai che c'è: se non leggi un fumetto solo perchè ti urta che qualcuno l'abbia già inquadrato in un genere sei un cojone". In 2 secondi (forse erano 3) mi sono autoconvinto della cosa e l'ho preso. E ho fatto bene.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKyfbk0kOklzBRkwW93dKFiRxatwx2w7YFSGdUdqZ-aZjobSItY0s_Y9cwD_POi66HC9WpiW5HD1c77CWIgT2pPb6WkhjIxsg29Qsz2TykmYgEi4nfSO_nLJcycG2MR0qFb9i0nlO4BDc/s1600/IMG_3520.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKyfbk0kOklzBRkwW93dKFiRxatwx2w7YFSGdUdqZ-aZjobSItY0s_Y9cwD_POi66HC9WpiW5HD1c77CWIgT2pPb6WkhjIxsg29Qsz2TykmYgEi4nfSO_nLJcycG2MR0qFb9i0nlO4BDc/s320/IMG_3520.jpg" width="320" /></a></div>
Partiamo dal formato: è un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tank%C5%8Dbon" target="_blank">Tankobon</a> a tutti gli effetti. Quindi si, un euromanga.<br />
Continuiamo con le tematiche: c'è un gruppo di rEgazzini che si incontra mano a mano che procede la trama, se non fosse pubblicato in bianco e nero probabilmente ognuno di loro sarebbe associato ad un colore, nel più classico del teamworking Jappofuettistico e non solo. Quindi si, un euromanga.<br />
La trama: si parla di un viaggio, di una crescita della consapevolezza nei proprio poteri da parte dei protagonisti. Che non si conoscono all'inizio (o forse sì, non spoilero) e poi invece (appunto..no spoiler). Quindi, un cazzo. Non è detto che sia per forza un euromanga.<br />
Dai, senza che vi faccio tutta la scenetta: <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Bevilacqua" target="_blank">Giacomo</a> si diverte e gode come un riccio a farci conoscere tutto quello che è stato il suo percorso di crescita in termini di passioni e godimenti nerd. Quindi ritroviamo in Attica tutta una serie di richiami più o meno palesi ad un immaginario che è quello di chi è cresciuto a pane (o plumcake come l'altro amico suo che a noi piace una cifra), cartoni giapponesi prima e fumetti giapponesi poi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF5LGfu1bke2G_eop07wi-Pr-mmmFSqa0Aa1AHQl1WDo8iQS-tgyqSy7I2UUgezPZBBuZfF0ZfRM23bh29Upkz_hgBjK5IxfL5AYuqU7BGug78CXp_s5hUotWcXFgpa4BEXVsqHulTmHoQ/s1600/IMG_3521.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF5LGfu1bke2G_eop07wi-Pr-mmmFSqa0Aa1AHQl1WDo8iQS-tgyqSy7I2UUgezPZBBuZfF0ZfRM23bh29Upkz_hgBjK5IxfL5AYuqU7BGug78CXp_s5hUotWcXFgpa4BEXVsqHulTmHoQ/s320/IMG_3521.jpg" width="320" /></a></div>
La sinossi, che potreste tranquillamente andare a leggervi sui sito ufficiale di Sergio Bonelli Editore parla della città del titolo, con tutti gli ovvi riferimenti ai mali della globalizzazione che essa rappresenta e alla squadra di cui vi ho parlato. Cinque ragazzi (non tutti ragazzi in effetti) all'apparenza male assortiti che tra magia, riferimenti alle serie/dinamiche Tokusatsu e i disegni (ottimi) dell'autore vi accompagneranno in questa avventura.<br />
Siamo a quello che nelle serie TV è il "Midseason", 3 volumi usciti su 6, e la trama che almeno per la parte "di struttura" che precederà gli accadimenti finali si sta delineando.<br />
Mi sta piacendo, decisamente. Godibili i riferimenti, divertenti gli spunti comici immancabili in un Manga (si, l'ho detto) di questo tipo e sopratutto ben caratterizzati personaggi principali e villains del caso.<br />
Se vi piacciono i Manga, dateci un occhiata. Se vi piacciono i fumetti di Avventura, pure.<br />
Vi invito a tenere d'occhio anche la challenge lanciata dall'autore sui social per riproporre in uno stile diverso i protagonisti del racconto. I più meritevoli stanno ricevendo pubblicazione sulle pagine finali di ogni volume.<br />
L'hashtag da cercare è #Atticachallenge .<br />
<br />
Ah, giusto per fare i precisini, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga" target="_blank">cito in toto Wikipedia</a>:<br />
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
<b>Manga</b> (<span dir="ltr" lang="ja">漫画</span><span style="font-size: 11.2px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: bold; line-height: normal; padding: 0px 0.1em;"><sup style="line-height: 1;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Giapponese" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Aiuto:Giapponese">?</a></sup></span> <span class="noprint"><span class="unicode audiolink"><a class="internal" href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/08/Ja-Manga.oga" style="background: url("//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8a/Loudspeaker.svg/11px-Loudspeaker.svg.png") left center no-repeat !important; color: #0b0080; padding-left: 16px !important; padding-right: 0px !important; text-decoration-line: none;" title="Ja-Manga.oga">ascolta</a></span><sup style="line-height: 1;">[<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:File_multimediali" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Aiuto:File multimediali">?</a>·<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/File:Ja-Manga.oga" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="File:Ja-Manga.oga">info</a>]</sup></span>) è un termine <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_giapponese" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Lingua giapponese">giapponese</a> che indica i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fumetto" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Fumetto">fumetti</a> di piccolo formato caratterizzati da forti contrasti passionali tra i personaggi.<sup class="reference" id="cite_ref-1" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-1" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[1]</a></sup> In <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Giappone" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Giappone">Giappone</a> il termine indica tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine. Il fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi, come <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Avventura" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Avventura">avventura</a>, <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Romantico" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Romantico">romantico</a>, <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Storico" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Storico">storico</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Commedia" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Commedia">commedia</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fantascienza" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Fantascienza">fantascienza</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fantasy" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Fantasy">fantasy</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Giallo_(genere)" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Giallo (genere)">giallo</a>, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Orrore_(genere)" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Orrore (genere)">horror</a> ed <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Erotismo" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Erotismo">erotico</a>.</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
A partire dagli <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1950" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Anni 1950">anni cinquanta</a> il manga è diventato uno dei settori principali nell'<a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Industria_editoriale" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Industria editoriale">industria editoriale</a> giapponese,<sup class="reference" id="cite_ref-Kinsella_2-0" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-Kinsella-2" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[2]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-3" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-3" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[3]</a></sup> con un mercato di 406 miliardi di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Yen" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Yen">yen</a> nel 2007 e 420 miliardi nel 2009.<sup class="reference" id="cite_ref-4" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-4" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[4]</a></sup> Benché nata in Giappone, questa forma di intrattenimento è stata esportata e tradotta in tutto il mondo,<sup class="reference" id="cite_ref-Gravett_5-0" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-Gravett-5" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[5]</a></sup> con una platea internazionale molto nutrita.<sup class="reference" id="cite_ref-6" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-6" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[6]</a></sup><sup class="reference" id="cite_ref-7" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-7" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[7]</a></sup> In <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Europa" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Europa">Europa</a> e in <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Medio_Oriente" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Medio Oriente">Medio Oriente</a> il volume di mercato si attesta sui 250 milioni di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Dollaro_statunitense" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Dollaro statunitense">dollari</a>,<sup class="reference" id="cite_ref-Danica_Davidson_8-0" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-Danica_Davidson-8" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[8]</a></sup> mentre in <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Nord_America" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Nord America">Nord America</a> nel 2008 era stimato sui 175 milioni. Sono principalmente stampati in bianco e nero, ma non mancano pubblicazioni totalmente a colori<sup class="reference" id="cite_ref-9" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-9" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[9]</a></sup> meno frequenti di quelle in bianco e nero per via dei costi realizzativi più alti che richiede la colorazione.</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
In Giappone sono tipicamente serializzate su <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Riviste_giapponesi_di_fumetti" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Riviste giapponesi di fumetti">riviste dedicate</a>, contenenti più storie, ognuna delle quali viene presentata con un singolo capitolo per poi essere ripresa nel numero successivo. Se una serie ha successo, i capitoli possono essere raccolti e ristampati in volumi detti <i><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tank%C5%8Dbon" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Tankōbon">tankōbon</a></i><sup class="reference" id="cite_ref-Gravett_5-1" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-Gravett-5" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[5]</a></sup> e la serie può ricevere un <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Anime" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Anime">adattamento animato</a> dopo o anche durante la sua pubblicazione.<sup class="reference" id="cite_ref-10" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-10" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[10]</a></sup> Gli autori di manga, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mangaka" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;" title="Mangaka">mangaka</a>, lavorano tradizionalmente con assistenti nei loro studi e sono associati con un editore per la pubblicazione delle loro opere.<sup class="reference" id="cite_ref-Kinsella_2-1" style="font-size: 0.7rem; line-height: 1; unicode-bidi: isolate; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manga#cite_note-Kinsella-2" style="background: none; color: #0b0080; text-decoration-line: none;">[2]</a></sup></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-13774851360132525902020-01-24T19:44:00.000+01:002020-01-24T19:44:22.002+01:00Examen - Dio Perdona<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0DtuemkVaBJRfiKwB1PCA8Xq7BNfMFUE0TVYopxzB9KV-kxnDmXl0DanYzgjqm4H0-vLSOKcFFIiKm0NmhJVuSp6AgivkupmPEKxIrO6oVjyG97Q7Sa7uoclHNJabT9Nwb89Un9LZUMDb/s1600/IMG_3152.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0DtuemkVaBJRfiKwB1PCA8Xq7BNfMFUE0TVYopxzB9KV-kxnDmXl0DanYzgjqm4H0-vLSOKcFFIiKm0NmhJVuSp6AgivkupmPEKxIrO6oVjyG97Q7Sa7uoclHNJabT9Nwb89Un9LZUMDb/s320/IMG_3152.jpg" width="320" /></a></div>
Che io adori i disegni di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Carmine_Di_Giandomenico" target="_blank">Carmine</a> lo si intuisce dagli altri post che ho fatto. E' un dato di fatto. Che io conoscessi questo <a href="http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/2610" target="_blank">Examen</a>...beh...no. Non lo conoscevo. O meglio, per sentito dire, visto che il caro amico Gianmarco da sempre mi fa una testa così (in senso positivo) sulla bravura dell'autore teramano che lui segue fin dagli esordi. Da Examen, insomma. Si tratta di un supereroe un po' particolare. E' italiano. Non solo nella genesi. Ed è un tossico. E le storie in questione risalgono ai primi anni '90. Al 1994 per la precisione. Che è lo stesso anno della fondazione della Marvel Italia. Coincidenza? Naa... Ma vediamo un po' insieme di cosa tratta questo volume.<br />
<br />
<a name='more'></a>A Lucca era nella lista dei "must have". Proprio perchè il buon Gianmarco mi aveva scas..suggerito da sempre di recuperarlo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwgk6xRv2y9nZ0FqS2BNv7COtMzm7Ggb0qbvXBYBAJ4FkBd3q1tfywi2QY3OEIBj-VwOMK8VPJwiwL-4SOXdTch1E_igaDmhNvO8cFR5Y07ZhyphenhyphengkH4OaURXqDwEBGvlsTx0pwfdrKT8aCY/s1600/IMG_3153.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwgk6xRv2y9nZ0FqS2BNv7COtMzm7Ggb0qbvXBYBAJ4FkBd3q1tfywi2QY3OEIBj-VwOMK8VPJwiwL-4SOXdTch1E_igaDmhNvO8cFR5Y07ZhyphenhyphengkH4OaURXqDwEBGvlsTx0pwfdrKT8aCY/s320/IMG_3153.jpg" width="320" /></a></div>
Ah già, questa cosa non va in antitesi con l'ultimo post perchè nelle nostre (rare ma intense) serate/giornate da appassionati si parla di fumetto, di gusti, di disegni e di narrazione. Star Comics nel corso dell'ultima edizione della fiera in oggetto ha portato una ristampa in versione cartonata e con sovraccoperta dell'intero arco narrativo pubblicato all'epoca dalla Phoenix Enterprise. Una casa editrice che ha avuto una storia abbastanza travagliata (a quanto leggo) e che oltre a Examen ha dato la luce anche a <a href="https://www.lospaziobianco.it/ramarro-supereroe-masochista-anni-80/" target="_blank">Ramarro</a> di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Palumbo_(fumettista)" target="_blank">Giuseppe Palumbo</a> che qui su Examen trovate nel secondo episodio.<br />
Examen faceva parte di una "vision" relativa ai supereroi che prevedeva un intero universo narrativo. E' stata portata avanti nelle testate della serie "Italia XXII secolo".<br />
Attenzione: sono tutte informazioni che anche io ho reperito online, non ho vissuto in prima persona il periodo, quindi ho semplicemente googlato.<br />
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La versione di Examen che trovate oggi in fumetteria presenta oltre ad un intero "remaster" di tavole anche una revisione dei testi e un nuovo lettering.<br />
Partiamo dalla fine: questo libro mi ha fatto incazzare.<br />
Si, perchè si conclude dove e quando non dovrebbe. Racchiude una mini serie che poi avrebbe dovuto continuare e che purtroppo all'epoca è stata interrotta.<br />
Il protagonista è assolutamente affascinante nel suo essere un supereroe problematico e in quanto tale perfetta espressione di tutti i caratteri tipici dell'essere umano.<br />
I disegni sono davvero notevoli, Carmine Di Giandomenico come sempre dimostra di essere un maestro sia nelle sequenze d'azione sia nelle parti dove i personaggi devono trasmettere sensazioni, emozioni.<br />
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L'edizione è ben curata e merita sicuramente più di una occhiata.<br />
Non metto il voto in quanto faccio fatica a considerarla una lettura "completa", ma di sicuro come detto vi sugg..invito a darci una sfogliata prima di decidere.<br />
La sovraccoperta nominata prima presenta da un lato la cover regular e dall'altra una versione variant (di Davide Fabbri). Il prezzo a cui è venduta sul sito Star è di 12,90 €.<br />
Vi lascio con la sinossi leggibile <a href="https://www.starcomics.com/fumetto.aspx?Fumetto=281602&AspxAutoDetectCookieSupport=1" target="_blank">sul sito dell'editore</a> e con gli sketch/autografi raccolti in fiera.<br />
"<i>Ambientato nel XXII secolo, con punto di partenza la grande megalopoli di Nova Roma, Examen racconta l'attività del controverso omonimo giustiziere nato nei ferventi anni Novanta come risposta italiana all'ondata creativa dei comics indipendenti. Gli autori sono di prim’ordine: Daniele Brolli (scrittore, sceneggiatore e abile talent scout), con l'apporto grafico di quello che sarebbe diventato un maestro del fumetto mondiale, Carmine Di Giandomenico (Spider-Man, Iron Man, Flash, Dylan Dog…), a cui si aggiungono le guest star Davide Fabbri (Star Wars, Hellblazer) e Giuseppe Palumbo (Diabolik)."</i><br />
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<i><br /></i>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-43083852672597823302020-01-22T11:50:00.000+01:002020-01-22T11:50:01.448+01:00My Lucca Comics 2019<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8k_tuuXCVebNqQWtxVf5uR1fkQanAtqEaGJCiaw2mR1nkZkFPw5Pktelt4TvFFEOQt8AzpSgfhQg7tDeIt_8_oXIls4I6xY8NThR8tt8y6shDzXiYSv0IIZMXfd9Qh0LStvTmzyttyT-P/s1600/IMG_2168.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8k_tuuXCVebNqQWtxVf5uR1fkQanAtqEaGJCiaw2mR1nkZkFPw5Pktelt4TvFFEOQt8AzpSgfhQg7tDeIt_8_oXIls4I6xY8NThR8tt8y6shDzXiYSv0IIZMXfd9Qh0LStvTmzyttyT-P/s320/IMG_2168.jpg" width="240" /></a></div>
Un anno abbondante prima di trovare il tempo (la voglia non mancherebbe) di pubblicare qualcosa di nuovo. Di questi 12, già tre ne son passati prima di scrivere qualcosa sull'ultima edizione di Lucca Comics. Quarto anno consecutivo e l'edizione che in assoluto mi ha dato più soddisfazioni. Tralasciando il meteo, ignobile come da tre anni a questa parte. Considerazioni veloci, qualche foto e qualche pensiero sparso con i propositi per il futuro oltre alle speranze (disattese di sicuro) sul "progresso" della manifestazione. Questa volta la presenza al Comics l'ho divisa in due parti ben distinte: due giorni di nerd-presence tra code e chiacchiere con gli amici e gita veloce al sabato con i bambini, falcidiata dalla pioggia. Sulla seconda parte (comunque piena di soddisfazioni "familiari") ovviamente non scrivo nulla. Vediamo piuttosto come sono andati i primi due giorni, quelli di cui probabilmente può interessarvi qualcosa se siete in lettura sul mio blog. Sopratutto dopo tanti mesi che non vi compare nelle notifiche.<br />
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<a name='more'></a>Stavolta è cambiata parte della squadra, dei compari delle ultime edizioni ha presenziato il gruppo "storico" di amici che viaggia in parallelo al nostro e con il quale come sempre ci siamo fatti grasse risate e belle mangiate. E' stata l'occasione per conoscere di persona e viaggiare con amici che fino a novembre erano "virtuali", che si sono rivelati essere ottimi compagni di festival oltre che di discussioni online. Se devo rappresentare in una sola foto il Lucca Comics 2020, di sicuro è questa:<br />
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A simboleggiare il contesto amicale che si sviluppa ogni anno con i ragazzi con cui si viaggia, con quelli che si riesce a incontrare poche volte l'anno ma con i quali si è sempre in sintonia, le persone con cui si finisce per chiacchierare tra una coda e l'altra.<br />
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Fulcro delle gite lucchesi sono ovviamente gli incontri con gli autori, occasione di scambi fugaci di complimenti da parte di noi fan, occasione di risate e battute e alle volte buoni per cogliere qualche "dietro le quinte" e, come sapete, occasione per riuscire ad accaparrarsi qualche disegnino.<br />
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Ecco una veloce carrellata e una lista mescolata dei nomi degli autori, vediamo se li riconoscete tutti: Timpano, Sakai, Don Rosa, Cuello, Larsen, Fabbri, Di Giandomenico, Mammucari, Daniel Warren Johnson, Mattotti, Sommacal<br />
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Grande presenza come ogni anno anche di Cosplayers. Alcuni bravissimi, altri originali, altri decisamente pazzeschi e fuori scala dal punto di vista della qualità dei vestiti e della presenza scenica. Una top 3 personalissima? Eccola.<br />
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Considerazioni finali, veloci che tanto è inutile dilungarsi:<br />
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1) Servono dei ragionamenti seri e profondi sulle modalità di accesso ai padiglioni quando piove o quando ci sono i momenti "cruciali" di presenza di alcuni autori.<br />
Gli editori dovrebbero muoversi nel rispetto del pubblico, ma sopratutto anche per garantire un minimo di accessibilità altri espositori. Avere i padiglioni chiusi per eccessivo pubblico all'interno quando il pubblico è a centinaia in attesa dei "soliti nomi" crea inevitabile disservizio a tutti.<br />
E vista la recente acquisizione dei diritti DC da parte di Panini, il rischio di avere code realmente folli l'anno prossimo esiste. <br />
<br />
2) Forse è una impressione, ma rispetto alle altre edizioni molti meno servizi igienici in aree di alto flusso. Con code fastidiose nei locali pubblici, sicuramente contenti di queste dinamiche ma anche qui si rende tutto ancora più lento ed elefantesco<br />
<br />
Ultima cosa: ma davvero avete fatto ore e ore di attesa per infilare il bigliettino nell'urna dell'estrazione dello Shikishi di Araki ? Boh ok essere nerd ma...io le riffe a questi livelli non le capisco. Onore al merito a Star Comics che è riuscita comunque a mantenere il tutto nei canoni dell'ordinato e va presa come esempio sul come si gestisce nello stesso padiglione presenza degli autori, vendita e accessibilità al pubblico.<br />
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<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-45668209595124651172020-01-21T10:59:00.001+01:002020-01-21T20:02:24.046+01:00Tu che ne sai, mi consigli un fumetto?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxCZnBap2tJzurkbSG7wkTRimqcJ7L1QUKauEXQbB7RJxIo-xfA6Nbde7Q4cqFqackIPMOefT0TvAA7qRcTmmpwsSTLjK-ALmukOnJwPGnWkFhyphenhyphen0nARn5BnpkAODbdq3I_UfSmJqjFmejw/s1600/dilb.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxCZnBap2tJzurkbSG7wkTRimqcJ7L1QUKauEXQbB7RJxIo-xfA6Nbde7Q4cqFqackIPMOefT0TvAA7qRcTmmpwsSTLjK-ALmukOnJwPGnWkFhyphenhyphen0nARn5BnpkAODbdq3I_UfSmJqjFmejw/s320/dilb.jpg" width="320" /></a></div>
Tendenzialmente, no. Non ti consiglio un fumetto. Eh che sei str#@$0 !. No, non sono str#@$0. Semplicemente, non c'è un fumetto che si può consigliare. Un po' come non si può consigliare una pizza, un' automobile, una giostra al luna park. Davanti ad una domanda posta in questa maniera, ci sono molte risposte. Qualcuna un po' più giusta di altre magari, ma nessuna gratificante realmente sia per chi la pone, sia per chi risponde. Tralasciando il fatto che io non ne so di fumetti. Al massimo io leggo fumetti. Parecchi probabilmente, ma non è sufficiente per essere onniscienti o affidabili nella risposta. Vediamo insieme il motivo (banale) di questa affermazione.<br />
<a name='more'></a>La domanda del titolo mi viene posta abbastanza spesso dagli amici. Non me la tiro, è un dato di fatto che l'esplosione di autori come Zerocalcare e Gipi ha portato nuova curiosità tra le persone un minimo "aperte di spirito". Oltre a questo sicuramente negli anni la spinta dei successi di film come Avengers e il recente Joker hanno incuriosito le persone. Le librerie di varia hanno iniziato ad esporre un po' più in avanti libri che prima prendevano polvere negli scaffali nascosti e bui delle loro sale e...la frittata è fatta.<br />
Come dicevo all'inizio, non me la sento di dire che esiste un fumetto che si possa consigliare a prescindere. Una risposta secca e diretta presuppone che siate spinti nel darla da due fattori che andiamo a considerare.<br />
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1) Il vostro gusto personale. Che vale coppe quando è briscola di bastoni. Potete essere in sintonia massima con il vostro interlocutore, ma non avrete mai (salvo coincidenze astrali) la certezza di azzeccare la proposta. Lasciando stare i fumetti seriali, quando vi avvicinate ad un nuovo prodotto cosa considerate? Personalmente guardo come prima cosa i disegni. Se lo stile e la "modalità narrativa" del volume è nelle mie corde. Poi leggo la sinossi. E ovviamente prima di tutto questo, vengo attratto probabilmente dalla copertina. Se conosco già un minimo del "mondo fumetto" avrà una parte di influenza anche i nomi che leggo sulla copertina. Rispetto ad un libro di narrativa, opinione personale opinabile, la copertina ha una importanza decisamente maggiore nell'avvicinarmi o meno ad un prodotto per me nuovo.<br />
Ecco, ora prendiamo il caso del vostro amico. Consigliando un volume di vostro gusto avete risolto la questione della copertina. Andrà probabilmente a colpo sicuro tralasciando l'appeal della stessa. Di fumetti non ci capisce nulla e quindi degli autori frega poco. Passiamo quindi a disegni e storia. Siamo sicuri che apprezzerà il modo in cui il libro è disegnato? Diamo per scontato che siccome a voi piace Alex Ross sarà per lui normale orientarsi davanti a delle tavole così "pittoriche" ? Riguardo la trama...potrà mai interessargli di come Batman riesce a liberarsi dall'influenza del reverendo Blackfire ?<br />
Pensiamo piuttosto a fare delle domande prima di consigliare. Cerchiamo di essere noi i "disegnatori" di quello che si aspetta il vostro amico che vuole avvicinarsi al fumetto.<br />
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2) Quello che dice la maggioranza. Vado sul sicuro e consiglio un "classicone". <<Ciccio vai tranquillo comprati Maus che è un capolavoro. Se proprio i disegni spicci ti lasciano perplesso, vai sciallo con Watchmen che hai visto pure il film e ti è piaciuto>>. Ecco, qui abbiamo fatto la quadra. Nel senso che abbiamo allontanato un possibile lettore. Sì, perchè alcune opere "classiche" necessitano di un po' di consapevolezza prima di essere lette. Potremmo quasi dire che per capire alcuni fumetti serve un po' di "proprietà di linguaggio". Dove il linguaggio è esso stesso parte del fumetto.<br />
Lasciate i classici in libreria, tanto quelli li ristampano sempre e riuscirà di sicuro a comprarli prima o poi.<br />
Pensiamo prima a fare delle domande prima di consigliare. Cerchiamo di essere noi i "disegnatori" di quello che si aspetta il vostro amico che vuole avvicinarsi al fumetto.<br />
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Come dicevo in apertura, potete consigliare una pizza gourmet. Poi se a qualcuno piace la pizza con l'ananas fatevene una ragione.<br />
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Tengo per ultima una cosiderazione riguardo gli "esperti" che consigliano di avvicinarsi al mondo del fumetto consigliando manga... Ma fate davvero? Quindi una persona che al massimo ha letto Tex dal barbiere dovrebbe appassionarsi in prima battuta a storie che si devono leggere al contrario?<br />
<<Hey Ciccio comprati StokazzoNoKuni che vabbè oh io te lo dico devi leggerlo partendo dalla fine e fare come se fossi davanti a uno specchio. No no non è difficile, basta abituarsi. Si vabbè al massimo con il primo numero non ci capisci niente ma poi tanto è mensile prima di leggere il secondo quando esce ti rileggi il primo e vedi se la storia fila. Mica sarai così scemo no? Ma dai no, metti giù quel volumetto di Harmony al massimo pigliati Urania>>Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-66832015052350225082019-01-03T11:00:00.000+01:002019-01-03T11:00:02.883+01:00Dylan Dog & Martin Mystere - L'abisso del male<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaCcJEDHCnwBUr8xZOxU0mxbqjGLjQ0pkaI6_ZlvMpnyGzTRXEAuaXpx9HhIyOi4tRomHBpj8oQhVjHDe4DiaPY2MObdiin0qIYolpcj8Poo6wFz-zhIwXzWH0lUmb4XeRbijBrnmHNadn/s1600/IMG_8735.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaCcJEDHCnwBUr8xZOxU0mxbqjGLjQ0pkaI6_ZlvMpnyGzTRXEAuaXpx9HhIyOi4tRomHBpj8oQhVjHDe4DiaPY2MObdiin0qIYolpcj8Poo6wFz-zhIwXzWH0lUmb4XeRbijBrnmHNadn/s320/IMG_8735.jpg" width="320" /></a></div>
Quando ho iniziato a leggere continuativamente i fumetti Bonelli i miei eroi erano loro: Dylan e Martin. Ok, dai, volevo bene pure a Tex che è stato il primo vero fumetto "da grandi" che ho letto, ma essendo riflesso della passione di mio padre non erano albi che sentivo realmente "miei". Poi sono arrivati loro. E quando si è iniziato a parlare di un team up (nelle pagine interne dei fumetti stessi visto che all'epoca non c'era l'internet) ormai quasi 30 anni fa sono stato emozionato fino al momento di arrivare in edicola. Con il fiato sospeso ho letto la prima loro avventura "di gruppo". E l'ho riletta due o tre volte nel giro di pochi giorni. Ne volevo subito ancora. Dall'ultima volta, invece, come spiega Alfredo Castelli nell'introduzione all'albo di cui vi sto per parlare sono passati 27 anni. Troppi.<br />
<a name='more'></a>A Lucca era il primo della lista. Seguito dal Dylan con cover lenticolare che sancisce l'inizio del Ciclo della Meteora. Sono entrambi usciti in anteprima, ma visto che le vostre mani nutellose (lavatele prima di leggere i fumetti!) magari non ci hanno ancora messo le mani sopra (dubito però), evito gli spoiler e vado molto easy con i commenti. Promesso.<br />
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Partiamo dalla lista degli autori coinvolti, listone lungo e importante perchè ci fa capire la portata del lavoro dietro a questo albo e ai più attenti farà già venire un sussulto, è quasi lunga come la lista delle persone coinvolte in un film, partiamo dunque alla grande:</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimxpJw-KD_i09Cdk_75saVetkjhLnp7fWFKgkG6jKLPWOqQI1dvonnR7HndZLgtjXUDEBHS3mUMCIb1mF4YQei-W8_e2Ae4zt4rso0N_dK_ymvaDIKgPvnnIbS41SL4fT-Ow967N2_OJfF/s1600/IMG_8734.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimxpJw-KD_i09Cdk_75saVetkjhLnp7fWFKgkG6jKLPWOqQI1dvonnR7HndZLgtjXUDEBHS3mUMCIb1mF4YQei-W8_e2Ae4zt4rso0N_dK_ymvaDIKgPvnnIbS41SL4fT-Ow967N2_OJfF/s320/IMG_8734.jpg" width="320" /></a></div>
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Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno </div>
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Con la collaborazione di: Alfredo Castelli </div>
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Consulenza di: Roberto Recchioni</div>
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Disegni: Giovanni Freghieri </div>
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Con la partecipazione di: Giulio Camagni e Sergio Giardo</div>
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E il contributo di: Giancarlo Alessandrini, Luca Enoch, Lucio Filippucci, Nicola Genzianella, Giuseppe Matteoni, Giuseppe Palumbo </div>
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Copertina: Angelo Stano</div>
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Lettering: Luca Corda, Omar Tuis, Riccardo Riboldi </div>
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Per un totale di 194 pagine più copertina (e nel caso dell'edizione presa a Lucca sovracopertina che diventa poster). </div>
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Siete già un po' curiosi vero ? :)<br />
Beh vi dico che è una storia apprezzabile a prescindere dall'essere o meno fan dei due personaggi. E che secondo me comunque dovrebbe piacere ai fan sia del bel Dylan che del BVZM. Infatti sono presenti topoi narrativi canonici sia per le storie a cui ci siamo abituati in quel di Craven Road, sia nella lontana (sopratutto se non ci andate in aereo) Ammerica Mysteriana.<br />Come accennavo, un ottimo punto di partenza per un sempre meno ipotetico Bonelliverso. Che aspettate ? Andate in edicola !<br />
<br /></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-26767313653499661012019-01-01T21:54:00.001+01:002019-01-01T21:54:28.137+01:00My Two Cents: Aquaman<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMvF_Vrp-H-kjqSrg6zpFGOhgFCwZ9A3xtdvoQ39WI9kiLSvbe0XiC6qRLWZsSbBjfhNXTRBrXYMYj7MY7cIpHua0WKUP0PhYeOldkydU-u3z9YhdR9xyaKXG79s15BVZwfThL2u9vObbF/s1600/aquaman.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="750" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMvF_Vrp-H-kjqSrg6zpFGOhgFCwZ9A3xtdvoQ39WI9kiLSvbe0XiC6qRLWZsSbBjfhNXTRBrXYMYj7MY7cIpHua0WKUP0PhYeOldkydU-u3z9YhdR9xyaKXG79s15BVZwfThL2u9vObbF/s320/aquaman.jpg" width="320" /></a></div>
Iniziamo il 2019 alla grande, con una proiezione al Day One del primo Cinecomic dell'anno. Un eroe relativamente secondario dell'universo DC, già visto sul grande schermo sempre con le fattezze tatuate di Jason Momoa durante Justice League. Il biglietto prenotato con qualche giorno di anticipo ci ha permesso di sederci nelle poltrone "di seconda classe" ma subito di fronte a quelle VIP, centrali e belli comodi per godere della magnificenza visiva di questo film "made in James Wan". Com'è andata? Lo vediamo dopo l'interruzione. Anzi no dai, ve lo dico subito: BENE.<br />
<a name='more'></a>Nella fenomenologia dell'internet il semper sul pezzo <a href="https://docmanhattan.blogspot.com/2013/01/primo-dizionario-ufficiale-antrista.html" target="_blank">DocManhattan a suo tempo ha coniato l'espressione "bassista carismatico"</a> che al nostro Artur cade a pennello.<br />
<br />
Cito testualmente<i>"parla poco, ma quando lo fa tira fuori perle di saggezza incredibili o battute sarcastiche eccezionali. Segue le discussioni in disparte, appoggiato al muro e con le braccia conserte. È la persona a cui ci si rivolge nelle emergenze, quando l'inutile PdF Ken l'Aquila di turno ha dimostrato di non saper venire a capo della situazione. Se uomo, c'ha lo sguardo killer che stende le donne; se donna, c'ha lo sguardo killer che stende gli uomini e pure le donne. Suonare davvero un basso non è strettamente necessario, ma aiuta."</i><br />
<i><br /></i>
Aquaman non è un personaggio così conosciuto, e purtroppo per i non giovani è facile accostarlo al merluzzetto dei cartoni Filmation, sminuendo la presenza e il carisma del sovrano di Atlantide.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwwqREsI3WS5TH_Hnuma1EtJtclzXfCkGL_UjDycqp3hJfYkVxB-TG5k-U5sjceTuqAGRH4sNkQuvPTbeSAv3tNp4fMhXVgb5JPXPMgN3oqTAbCraepxEuH3iKfDielQ1qsPG6KOEt_i3T/s1600/Aquaman-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwwqREsI3WS5TH_Hnuma1EtJtclzXfCkGL_UjDycqp3hJfYkVxB-TG5k-U5sjceTuqAGRH4sNkQuvPTbeSAv3tNp4fMhXVgb5JPXPMgN3oqTAbCraepxEuH3iKfDielQ1qsPG6KOEt_i3T/s1600/Aquaman-2.jpg" /></a></div>
I tizi della Warner si sono resi conto che se avessero seppiato pure un film come questo ne sarebbe uscito l'ennesimo clone emo di un film Marvel, quindi via di colori, luci strobo, musica elettronica e piovre che suonano i bonghi.<br />
Al posto dei cavallucci piazziamoci delle viverne subaque e...zac ! Fatto il colpaccio.<br />
Ovviamente (in parte) scherzo. Va sottolineato come nonostante le quasi due ore e mezza di film tutto scorra fluidamente, non ci sono parti (eccessivamente) tirate per le lunghe e come tutti gli attori seguano un ruolino di marcia serrato e apprezzabile per tutta la durata del film.<br />
Aquaman e Mera sono credibili (nel limite di quanto sia credibile un film di metaumani) e anche i personaggi relativamente secondari (Nicole Kidman sempre bellissima) contribuiscono positivamente sul piano interpretativo.<br />
Il cattivo è cattivo il giusto, è motivato, e anche il cattivo comprimario nonostante i prevedibili schiaffoni regge bene come presenza.<br />
Colorato, visivamente lussuoso e dotato di una Computer Grafica decisamente ben realizzata, questo Aquaman spicca come il miglior film di supercosi dell'universo DC. E si inizia a vedere una sana e giusta competizione con gli amici della Marvel.<br />
E finalmente non solo per le battute sceme e i momenti mimmi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin-o7ZUsmOT4wtLWjU6-BksThUhQr4lNPn8H5zapZ5vTIMRZowvrJRG61CKFIP8QijbW33lJyvh71yy90wQog-O70WqeZT3xdmjV9KKlUQxsZIQ3_8QwlFWvUnsOpi__k8cOzJNH88ooZn/s1600/aquaman3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="981" data-original-width="986" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin-o7ZUsmOT4wtLWjU6-BksThUhQr4lNPn8H5zapZ5vTIMRZowvrJRG61CKFIP8QijbW33lJyvh71yy90wQog-O70WqeZT3xdmjV9KKlUQxsZIQ3_8QwlFWvUnsOpi__k8cOzJNH88ooZn/s320/aquaman3.jpg" width="320" /></a></div>
Posso pure arrivare a dire che Momoa non mi ha fatto rimpiangere l'Aquaman fumettistico che conoscevo (poco).<br />
<br />
Decisamente promosso, 7 piovre che suonano i bonghi su 10.<br />
E adesso vediamo cosa combinano in casa Warner dopo il successo al botteghino.<br />
<br />
REGIA: James Wan<br />
ATTORI: Jason Momoa, Amber Heard, Patrick Wilson, Willem Dafoe, Nicole Kidman, Dolph Lundgren, Temuera Morrison, Yahya Abdul-Mateen II, Ludi Lin<br />
PAESE: USA<br />
DURATA: 143 Min<br />
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.<br />
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Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-8170752749129427392018-11-20T09:25:00.002+01:002018-11-20T09:25:51.818+01:00Tex Willer - Vivo o morto!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI1qb3g91-0pcv18SosKiNKQUv5HYJnVCk2m6Hm4jgupd4Lz5GZ5_ESEfeO5knqCsx52bJwkO2Y6PjcdiacCrYsaOIB95-CyGiFaBcKEOvEO7pkOmImBcY4Y24C7Tl9Vt5vgaAj2FzHHey/s1600/IMG_8729.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI1qb3g91-0pcv18SosKiNKQUv5HYJnVCk2m6Hm4jgupd4Lz5GZ5_ESEfeO5knqCsx52bJwkO2Y6PjcdiacCrYsaOIB95-CyGiFaBcKEOvEO7pkOmImBcY4Y24C7Tl9Vt5vgaAj2FzHHey/s320/IMG_8729.jpg" width="320" /></a></div>
Una nuova serie, un nuovo (vecchio) inizio anche per <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tex_Willer" target="_blank">Tex Willer</a>. In occasione delle <a href="http://www.sergiobonelli.it/sezioni/100387/tex-70-anni-di-un-mito" target="_blank">celebrazioni per i 70 anni</a> del personaggio più famoso del fumetto italiano e non solo Sergio Bonelli Editore ha presentato infatti questa nuova collana regolare da edicola. Un formato bonellide classico in termini di misure ma con una foliazione ridotta per la serie che ci racconterà del passato di Tex. Gli anni precedenti alla narrazione "normale" che dal 1948 popola con successo le edicole italiane e gli scaffali dei collezionisti anche con i suoi diversi albi di ristampa e speciali. A chi spetta l'onere/onore di portare avanti l'Avventura raccontandoci nel dettaglio quelle che sono da sempre parti solo accennate della vita del Tex "fuorilegge" ? Ovviamente a Mauro Boselli, texano doc e autore ormai nell'olimpo degli sceneggiatori del ranger che tutti conosciamo.<br />
<a name='more'></a>Partiamo per un secondo dal formato: a differenza di "Cani Sciolti" di cui ho parlato nel precedente post, qui le 68 pagine non penalizzano la narrazione. La storia arriva a concludersi con un giusto cliffhanger e non trovo che ci siano momenti raccontati in maniera troppo sbrigativa. Sicuramente una nota di merito a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Boselli" target="_blank">Mauro Boselli</a> che trova il giusto supporto nei disegni di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_De_Angelis" target="_blank">Roberto De Angelis</a>, ricchi di particolari e sicuramente adatti ad una collana dal gusto classico ma che vuole esplorare una narrazione meno "legata" alla classicità ovvia e dovuta della serie regolare.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXAG2uA1iI3uRA-CvgRrdC4DVK_hEowhJl6JlhKyANnogWyFeiTKa5OpgA5yQPcS152VyJy1t4sDNAlGUnbwsDm15oqRSbc3Ta6jY4EgQFhu5SIagjNMTkRflN3PgHSejwmbe6zHM8ihgW/s1600/IMG_8730.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXAG2uA1iI3uRA-CvgRrdC4DVK_hEowhJl6JlhKyANnogWyFeiTKa5OpgA5yQPcS152VyJy1t4sDNAlGUnbwsDm15oqRSbc3Ta6jY4EgQFhu5SIagjNMTkRflN3PgHSejwmbe6zHM8ihgW/s320/IMG_8730.jpg" width="320" /></a></div>
Non ci sono soluzioni stilistiche che scappino da una <a href="https://www.lospaziobianco.it/gabbia-bonelliana-sconosciuta-parte/" target="_blank">gabbia bonelliana</a> canonica e ovviamente questo come detto era obbligato raccontando di Tex e cercando di coinvolgere nella lettura in primis gli appassionati del personaggio. Immagino che le splash pages e delle tavole più di rottura non siano nelle corde (o nelle necessità) di un lettore scafato della saga del ranger, quindi ci sta che sia così. Mi aspetto tuttavia che con l'avanzare delle storie si esca un po' dai canoni dell'eroe infallibile non solo nella mira, che si cerchi anche di ampliare l'impianto narrativo esplorando anche dei lati meno ovvi dei protagonisti. Se vogliamo essere pignoli, ritrovare un Tex esattamente uguale a quello raccontato nei numeri attualmente in edicola nella serie regolare non fosse per l'età sarebbe un po' riduttivo e in parte una occasione sprecata.<br />
Si tratta di un dettaglio e magari di una eccessiva aspettativa da parte mia quando nelle presentazioni si è parlato delle storie del "periodo fuorilegge" di Tex.<br />
L'albo è decisamente riuscito, piacevole da leggere e sicuramente questo Tex Willer si aggiungerà alle altre serie Bonelli che seguo regolarmente.<br />
<br />
<h2>
Voto: 4/5</h2>
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Frase da ricordare: "<i>Peste!" </i></div>
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<br /></div>
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(scusate la banalità ma non poteva essere altrimenti :)</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-77778969032268736022018-11-19T17:28:00.002+01:002018-11-19T17:28:32.519+01:00Cani Sciolti - Sessantotto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNvkWKwmgjkSKV7ZiYEuHBfsWkVvW0GE8f5tMcZqHmCN_Hf09Qi4rLGs4z0pryVQLEJZ4_Odttt9TztG3DPSIuGz1889SWAnE2nLXE3dl6XS7kYHxOeC79-YvyL-3PNr4hFCNrWB5pNGMo/s1600/IMG_8723.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNvkWKwmgjkSKV7ZiYEuHBfsWkVvW0GE8f5tMcZqHmCN_Hf09Qi4rLGs4z0pryVQLEJZ4_Odttt9TztG3DPSIuGz1889SWAnE2nLXE3dl6XS7kYHxOeC79-YvyL-3PNr4hFCNrWB5pNGMo/s320/IMG_8723.jpg" width="320" /></a></div>
In questi giorni potete trovare in edicola il numero uno di questa nuova produzione che esce per Bonelli sotto il "cappello" dell'etichetta Audace, che da qui ai prossimi mesi sarà sempre più presente in edicola e in libreria/fumetteria. Il primo numero, scritto da <a href="http://www.sergiobonelli.it/news/gianfranco-manfredi/9501/Gianfranco-Manfredi.html" target="_blank">Gianfranco Manfredi</a> che cura anche l'editoriale, è disegnato e "copertinato" da Luca Casalanguida.<br />
In due giorni mi sono trovato per le mani (dopo averli pagati ovviamente) due nuovi prodotti scritti secondo i canoni di questa nuova avventura dell'editore milanese. Mister No mi è piaciuto tantissimo. E Cani Sciolti ?<br />
<a name='more'></a>Prima di arrivare al dunque, una introduzione per i distratti. Cito testualmente quanto riportato dalla stessa Sergio Bonelli Editore <a href="http://www.sergiobonelli.it/home/2018/02/16/gallery/audace-2018-1002460/" target="_blank">QUI</a> .<br />
<i><br /></i>
<i>"Audace non è una collana né una serie, bensì un'etichetta, un ombrello sotto il quale daremo vita a progetti con una caratterizzazione narrativa e grafica dal taglio più "adulto" rispetto alle abitudini della nostra Casa editrice. Un linguaggio nuovo, per noi; un modo nuovo di proporre la "bonellianità" tradizionale, spostandola verso un pubblico che si fa sempre più esigente e sviluppandola in una serialità medio-breve. Un primo assaggio di questo diverso modo di raccontare a fumetti lo si è già avuto proprio a Lucca, con l'uscita del volume di Dragonero Senzanima, anticipatore di una serie che arriverà prossimamente in edicola e libreria."</i><br />
<i><br /></i>
Questo primo numero di Cani Sciolti ci racconta di un gruppo di ragazzi, più conoscenti che amici, che vivono in prima persona i cambiamenti socio-politici del '68 italiano.<br />
Sono studenti, chi di buona famiglia chi meno. Quindi la narrazione prende spunto dalla vita universitaria di quella gioventù che ha partecipato attivamente alla rivoluzione culturale in oggetto. Io adoro la capacità di narratore di Gianfranco Manfredi. Ad oggi il suo <a href="http://www.sergiobonelli.it/sezioni/585/i-protagonisti585" target="_blank">Volto Nascosto</a> è una delle mie mini serie Bonelli preferite. E ho apprezzato sia Magico Vento che lo sfortunato Adam Wild.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7EMb70uJi6ZfFHTKpGhoX-KDAXPfoif-INJ3laXq1saBxLrN0E44n95BRQpNy1kA4t_oJfrh94VoA_lUcxDjTP5JpEpWGz33vcAgwJgGf9xxIJqY9cm6Zj-qgfk9SRt46Idm6X-WnUHf4/s1600/IMG_8724.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7EMb70uJi6ZfFHTKpGhoX-KDAXPfoif-INJ3laXq1saBxLrN0E44n95BRQpNy1kA4t_oJfrh94VoA_lUcxDjTP5JpEpWGz33vcAgwJgGf9xxIJqY9cm6Zj-qgfk9SRt46Idm6X-WnUHf4/s320/IMG_8724.jpg" width="320" /></a></div>
Però...questo primo numero mi ha lasciato l'amaro in bocca. Non so se sia stata la foliazione diversa dal solito che magari ha influenzato lo stile di scrittura dell'autore, tuttavia mi risulta un primo numero "poco incisivo". Vengono introdotte delle relazioni, delle trame, ma nel complesso chiudiamo la quarta di copertina con un gigantesco punto interrogativo sul "dove" la serie voglia andare a parare. Sarà una narrazione che utilizza i protagonisti per narrare il contesto ? O viceversa ? O magari un giusto mix ?<br />
Sinceramente questo senso di "sospensione" mi lascia come detto...interdetto.<br />
I disegni di Casalanguida sono assolutamente adatti al tipo di vicenda raccontata. Il linguaggio risulta "audace" solo a tratti, ovviamente non parlo solo delle parole ma anche del tono delle vicende e delle modalità con cui vengono affrontati storie spigolose e difficili come quelle del '68 che ha tanti interpreti e tante chiavi di lettura.<br />
<br />
Non me la sento di dare una valutazione a questo primo numero di Cani Sciolti perchè sono sicuro che Manfredi e Casalanguida sapranno stupirci in positivo.Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-28034267473190975602018-11-14T10:12:00.003+01:002018-11-14T10:12:46.357+01:00Mister No Revolution - Vietnam<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjxEpJn5cKSsQ3vQ-l86fEe7jMxQgidkhHt5VfAgJYFYuzH5BABeJ605IQuxwQ_EfTwDuk4zuIRzZWasyueVJiKfAAukLB7HJMcsd4LnYQpN6i3QG4PqhWQRTQIb4rZ3UOwEo8CXQhWi6/s1600/IMG_8670.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjxEpJn5cKSsQ3vQ-l86fEe7jMxQgidkhHt5VfAgJYFYuzH5BABeJ605IQuxwQ_EfTwDuk4zuIRzZWasyueVJiKfAAukLB7HJMcsd4LnYQpN6i3QG4PqhWQRTQIb4rZ3UOwEo8CXQhWi6/s320/IMG_8670.jpg" width="320" /></a></div>
Ovvero: di come un trailer possa farti cambiare l'idea che ti eri fatto e vada a generare hype inconsueto. Non fosse stato per la <a href="http://shop.sergiobonelli.it/libri/2018/10/15/libro/mister-no-revolution-vietnam-1003595/" target="_blank">cover splendida di Emiliano Mammucari</a>, a questo elseworld di Mister No non avrei proprio dato una chance. Era in coda sulle cose che avrei sfogliato a Lucca e difatti arrivato allo stand Bonelli me ne sono pure scordato. Poi al keynote ho visto il suddetto trailer e tornato a Padova mi sono fiondato a prenderlo. Per fortuna, visto che si tratta di un fumetto BELLISSIMO.<br />
<a name='more'></a>Ho usato il termine <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Elseworlds" target="_blank">elseworld</a>, mutuato dall'immaginario DC perchè le premesse sono le stesse. Cito da wikipedia l'introduzione ai volumi che fa la casa editrice stessa per i pigri che non hanno cliccato il link:<br />
<i><br /></i>
<i>«Negli Elseworld gli eroi sono tolti dalle ambientazioni a loro congeniali e posti in luoghi e tempi diversi. Alcuni sono esistiti veramente, altri potrebbero essere esistiti. Altri ancora non sono potuti, o non avrebbero dovuto, esistere. Il risultato sono storie che prendono personaggi a noi familiari e li rendono nuovi ed eccitanti come la prima volta che li abbiamo incontrati.»</i><br />
<br />
Michele Masiero ci racconta infatti di un Jerry Drake "diverso". Le origini sono "nuove" ma lo spirito che muove il personaggio è lo stesso.<br />
Chiariamo da subito una cosa: la rivoluzione del titolo riguarda "solo" le origini di Mister No (e di conseguenza anche gli anni in cui il tutto si svolge), non si tratta di un volume rivoluzionario in termini di modalità narrative o di linguaggio.<br />
Volendo tirarla un po' per i capelli, possiamo associare il termine "Revolution" anche alla rivoluzione culturale in america post Vietnam. Ma non è detto che gli altri capitoli della storia (di cui ignoro il nome e non voglio googlare per rovinarmi la sorpresa) parlino di altre "rivoluzioni".<br />
Ok, è un volume della linea Audace e di conseguenza ci sono parolacce e sequenze forti oltre ad una rispetto ridotto della gabbia bonelliana tradizionale in termini di strutturazione delle tavole. Ma la storia non è rivoluzionaria. Come detto al massimo sono i concetti espressi che sono quelli della rivoluzione culturale conseguente alla guerra in Vietnam.<br />
Provo a spiegarmi meglio (ma non sono sicuro di riuscirci): in questo Mister No Revolution troverete sicuramente riferimenti a film, fatti cose e persone che sono propri della letteratura e del cinema "di guerra" che già più volte in passato hanno raccontato del 'Nam. Magari avrete una sensazione di Deja Vu. In alcune sequenze vi partirà in testa la musica di questo o quel film famoso. Don't Worry: è quello che vogliono gli autori.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii7HQlPCbkSdW5Xv6UWCMQH3g9xhpIWYFZ_1BrvhcSHXHgrhCQ6PYeNfdF_HkNEo6MgVAYqYeybRKuzoqIcs1xnxpxT77n8Kogq_FD33wy8q-jzSue8jHjglsk7XEX7NgXbLhDofupl0GA/s1600/IMG_8671.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii7HQlPCbkSdW5Xv6UWCMQH3g9xhpIWYFZ_1BrvhcSHXHgrhCQ6PYeNfdF_HkNEo6MgVAYqYeybRKuzoqIcs1xnxpxT77n8Kogq_FD33wy8q-jzSue8jHjglsk7XEX7NgXbLhDofupl0GA/s320/IMG_8671.jpg" width="320" /></a></div>
Inizialmente mi sono trovato spaesato di fronte ai colori accesi e vivaci. Il racconto di un brutto momento di storia moderna "espresso" con questo stile mi ha lasciato perplesso. Temevo che venisse meno il senso di incazzatura che una storia così terribile sulla natura umana, sulle dinamiche politiche dell'epoca dovrebbe dare. Dopo un po' di pagine però ho interpretato questa scelta come la volontà di rendere ancora più evidente la contraddizione, dare una luce diversa al fatto che spesso l'interpretazione visiva virata su toni freddi e forse un po'"seppiati" influenza la visione delle cose. Rendere il tutto neutrale e a colorazione "normale" fa risaltare il contrasto tra il bene e il male, senza guidare l'occhio del lettore.<br />
[Nota: solita interpretazione mia di pancia e quindi opinione opinabile].<br />
Il cambio di toni (inteso come colori) che avviene quando si passa ai flashback è funzionale alla storia e reso benissimo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQn8dwSX7FTjqFPeGHSPa1g41Wt-odE2J04WbzOh6gi6eFgnjFxBTSZLx6-rVsZOk7CpQA4rqAwi548WCxIPbHfxUfjcgM8clKy8fPoBHTHe4e6HtC2ptp4c6QEtl9s-BOIXjLDdcFQWbL/s1600/IMG_8672.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQn8dwSX7FTjqFPeGHSPa1g41Wt-odE2J04WbzOh6gi6eFgnjFxBTSZLx6-rVsZOk7CpQA4rqAwi548WCxIPbHfxUfjcgM8clKy8fPoBHTHe4e6HtC2ptp4c6QEtl9s-BOIXjLDdcFQWbL/s320/IMG_8672.jpg" width="320" /></a></div>
Ormai in Bonelli la qualità del lavoro dei coloristi è sempre più valido, e in un volume come questo di grande formato si nota ancora di più. Siamo ai livelli di Lavender, che per quanto mi riguarda ha settato un nuovo standard in questo tipo di produzioni made in Italy.<br />
Per una volta ho messo prima un giudizio sul lavoro dei coloristi rispetto a quello sui disegnatori: è una forma di rispetto nei confronti dei primi, spesso dimenticati o messi in secondo piano.<br />
Non voglio mancare di rispetto a <a href="http://www.sergiobonelli.it/news/matteo-cremona/37555/Matteo-Cremona.html" target="_blank">Matteo Cremona</a>, che ha fatto un lavoro egregio. Della cover ne ho già detto: bellissima.<br />
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Mister No Revolution uscirà in tre volumi da libreria successivamente riproposti nel classico formato da edicola. Io sono a bordo anche per gli altri due, visto che come spero di avervi fatto capire questo primo episodio mi è piaciuto tantissimo.<br />
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Soggetto: Michele Masiero<br />
Sceneggiatura: Michele Masiero<br />
Disegni: Matteo Cremona<br />
Copertina: Emiliano Mammucari<br />
Colori: Luca Saponti, Giovanna Niro<br />
Formato: 22x30 cm, colore<br />
Pagine: 144<br />
<h2>
VOTO: 5/5</h2>
<div>
Se volete vedere il trailer a cui facevo riferimento, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=-rxA6z5Kg8s" target="_blank">qui nel video della conferenza Bonelli dedicata Mister No Revolution dal minuto 5</a>.</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-90810850925510474802018-11-08T09:25:00.000+01:002018-11-08T09:44:21.147+01:00My Two Cents: Crossover & Team Up <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixinN_Vgu-yIYq3EpfOHpRQqOUOVINYs-W3cDzJQbIM0lGxepyebTbXzDk04NKDJuBxktXqHk0pMFl3kqI72i4QRgdotUjhqMInSYWQcBmO-h51FBJ24Hm8TziU_MK_hIL39vio7295e_b/s1600/crossover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="610" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixinN_Vgu-yIYq3EpfOHpRQqOUOVINYs-W3cDzJQbIM0lGxepyebTbXzDk04NKDJuBxktXqHk0pMFl3kqI72i4QRgdotUjhqMInSYWQcBmO-h51FBJ24Hm8TziU_MK_hIL39vio7295e_b/s320/crossover.jpg" width="320" /></a></div>
Tra le tante (tantissime) notizie che sono arrivate nel post Lucca Comics sicuramente quella più importante e che ha creato scalpore riguarda i futuri crossover tra l'universo DC COMICS e quello Bonelli. Raramente l'impatto mediatico di una notizia riguardante il fumettomondo ha occupato le pagine dei giornali oltre che quelle dei siti e blog "specializzati". E' giusto che sia così, visto che Bonelli è LA casa editrice dei fumetti in italia e DC è una delle due case editrici più famose nel mondo. Non mi ha stupito la reazione dei fanboy di entrambi i "mondi". Mi ha amareggiato la reazione di alcuni addetti ai lavori.<br />
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<a name='more'></a>In primis fumetterie (alcune). Come per tutte le cose va lasciato il beneficio del dubbio. E' giusto da fan e da appassionati avere qualche perplessità relativamente al come verrà affrontata la cosa. Ma...siamo così ciechi da non capire che con un mercato in crisi e l'esplosione dei nuovi media se si vuole continuare ad avere fumetti in edicola e in libreria bisogna fare qualcosa per tornare competitivi in un mercato in costante decrescita? I più critici mi sono sembrati i fan Bonelli. Come era ovvio. La staticità della casa editrice milanese negli anni è stato il punto fermo del proprio successo. Tex non poteva fare e dire cose che non fossero proprie del personaggio così come era stato creato da Bonelli e Galeppini. I cambiamenti sono stati minimi negli anni, a partire dalla gabbia delle tavole. Lo stesso vale per Zagor e così vorrebbero anche gli appassionati storici di Dylan Dog (giusto per citarne un personaggio visto come "giovane" ma che giovane non è più da anni). Tuttavia, per quanto Tex e Zagor abbiano perso lettori negli anni il calo è stato evidentemente meno evidente. Si tratta di property storiche che hanno una base di lettori talmente forte da non minarne le uscite e la qualità percepita delle storie. Nel 2018 però perchè una casa editrice riesca ad avere un utile bisogna trovare nuovi lettori. E saper differenziare meglio la proposta editoriale. Non basta la qualità e in un mondo dove i giovani sono poco propensi a leggere fumetti serve (anche) qualche "marchetta". Che termine brutto e desueto. In America crossover improbabili sono parte del background della storia del fumetto. E spesso la qualità delle storie raccontate non è assolutamente bassa. Dunque qual è il problema ? Uscire dagli schemi, re-inventare nuove dinamiche, avere storie (belle) da raccontare è sicuramente fondamentale negli anni duemilaepoi. Anche a me non genera hype un crossover tra Zagor e Flash, sicuramente avrebbe ispirato maggior fiducia l'utilizzo di personaggi più similari e magari con una genesi più simile e compatibile. Ma io non sono uno sceneggiatore, non sono un marketing manager e sopratutto non sono il proprietario di due case editrici che vogliono investire per aprire nuovi spazi nel mercato del fumettomondo. Sono un lettore. Che vuole farsi stupire e vuole leggere Avventure, Storie, che vuole emozionarsi e divertirsi con il fumetto e, magari, un domani anche con film che hanno per protagonisti dei personaggi che hanno segnato il mio immaginario. Dunque ben vengano questi esperimenti, questo voler cambiare ed essere presenti a partire da quest'anno con nuove iniziative editoriali curiose e garanti di nuovo Hype. Welcome to the new Bonelli & DC Universe.<br />
Ah una nota a margine riguardo uno dei primi punti di questo commento: cari i miei negozianti preferiti, ho capito benissimo che siete fan (spesso di vecchia data), che siete spesso invasi da albi inutili e che fate fatica a vendere non avendo il diritto al reso (scandaloso nel 2018) ma dovreste essere i primi a supportare questo tipo di iniziative. Dovreste essere entusiasti di avere in negozio prodotti che possono potenzialmente interessare tanto ai bonelly boys quanto ai Dc Addicted. Se domani al cinema portano una Justice League Bonelli magari i ragazzini invece dei Gormiti vengono a comprare davvero le action figure di Morgan Lost. E magari a forza di daje anche le vendite vedono nuova luce. E questo succede anche a fronte di storie che non vi piacciono o che urtano la vostra sensibilità artistica. Alla base del commercio c'è oltre alla vendita del prodotto che piace anche (sopratutto) la vendita del prodotto richiesto. Vi urta che i West Coast Avengers vendano meno del Funko di Chris Evans ? Problema vostro. Se non lo ordinate il negozio chiude. Alla faccia dei premi a Mercurio Loi.<br />
Così, per dire.Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-24261637327325846482018-10-04T10:10:00.000+02:002018-10-04T10:21:25.711+02:00#RoadToLucca2018<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRFNmCYyt5hWlpK_rfJoxToXNoZThGV9LPwpQOn2txcDHOv1RY18wM4jTYPHGKonTBddmNtVGCv4qNrKqf3AvxdQhjcOByo40VWmUXmijXyEl9abHgRKoMcEJnFiew5aKfgjMprwm3tc84/s1600/lcg-2018-mobile.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="269" data-original-width="776" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRFNmCYyt5hWlpK_rfJoxToXNoZThGV9LPwpQOn2txcDHOv1RY18wM4jTYPHGKonTBddmNtVGCv4qNrKqf3AvxdQhjcOByo40VWmUXmijXyEl9abHgRKoMcEJnFiew5aKfgjMprwm3tc84/s400/lcg-2018-mobile.jpg" width="400" /></a></div>
Eh già, è arrivato ottobre. Quel mese dell'anno che quando arriva manca solo un mese a Lucca Comics & Games. La kermesse più importante per quanto riguarda fumetto e cultura pop/games in Italia. Uno dei festival più importanti al mondo. Quindi ci si inizia a preparare. A fantasticare e...a sclerare in attesa di conoscere ospiti, eventi ma sopratutto il meteo. Per me e il gruppo di amici con cui mi muoverò è il terzo anno. In realtà volendo essere precisini, per me è il terzo anno, per un paio di amici è il secondo e per uno è il primo. Quindi gruppo variegato e convinto oltre che consapevole.<br />
LC&G è un evento impegnativo. Non si va in guerra, ovvio, ma richiede sopratutto per chi non ha la fortuna di essere presente tutti e 5 i giorni un bel po' di pianificazione per non risultare un massacro al portafogli e tempo perso.<br />
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<a name='more'></a><br />
La maggior parte del tempo passato nella città toscana sarà in coda. Necessariamente.<br />
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A meno che non passiate da quelle parti come semplici "turisti", cosa più che lecita e che si tradurrà sicuramente in una bella esperienza (meteo permettendo come detto e nella speranza di esorcizzare l'eventualità).<br />
Sedersi sulle mura a bere una birra ghiacciata chiacchierando con i passanti durante le sfilate Cosplay è certamente gratificante. Il sole del 2016 unito al fatto che eravamo decisamente distrutti dal primo anno di inesperienza è uno dei ricordi più piacevoli di quella trasferta. Se invece siete in fiera per fare acquisti, stringere qualche mano di autori e magari portare a casa qualche sketch o gadget particolare...beh, organizzatevi bene.<br />
Come primo suggerimento che mi sento di darvi, pensate bene alle vostre necessità ed aspettative prima di partire.<br />
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Fissate un budget e siate cosapevoli che comunque lo sforerete. Però visto che il vostro arcinemico durante il periodo in terra lucchese sarà il portafogli, stabilite un accordo. Con lui e con la famiglia, bene inteso. Più o meno tutti gli espositori hanno il POS, però il rischio ovvio sopratutto la prima volta che entrate nel carrozzone è di perdere il conto dei conti. Se preferite il contante, cercate di gestirlo in maniera sana senza banconote svolazzanti e magari cercando di non creare code infinite perchè avete svuotato il salvadanaio e dovete cercare in dieci tasche dieci monete da un euro.<br />
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Decidete nei limiti del possibile quale sarà il vostro target. Non dico di pianificare tutti gli acquisti, ma almeno di stabilire delle priorità. Molte delle cose che escono arriveranno tranquillamente in fumetteria e libreria. Tranne forse qualche variant cover. Può essere una variabile da considerare la presenza del disegnatore/sceneggiatore con signing session vincolata all'acquisto. Non dimenticatevi di essere corretti con la vostra fumetteria di fiducia. Non abbandonate albi per mesi nel nome dell'acquisto lucchese e sopratutto non bidonate il fumettaro prenotando cose che poi comprate colpevolmente in fiera. Se cercate cose rare o esaurite fatevi una lista e anche qui, capite bene cosa viene prima e cosa dopo. Sennò si finisce per girare alla cieca e poi farsi sfuggire quello che si voleva. Non pretendete di trovare cose esaurite di occasione: se sono esaurite e per voi sono fondamentali, comprate. Ogni lasciata è persa. E' la fiera degli squali collezionisti. Ricordatevelo.<br />
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E ricordatevi anche che il primo acquisto va fatto in fretta. Per evitare ansia da prestazione. Sicuramente avrete almeno un volume in uscita a Lucca nella vostra lista virtuale degli acquisti. Compratelo subito. Ne uscirete rilassati. Lo stesso vale per gli sketch: preso il primo, la giornata è in discesa.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisD0ON9ETapShnms6_oM6nf7qTmjfppFyMvPaaMkZDbBM49jCXA7cE7Byb2ZnfUZuto2uoMJ4nNhvlKkEAak5ahJIfp8LnMLQ_X083lNsWBJRS7Ue7yqQrvMK9_j_WhJaWznYIwd7mwmtc/s1600/B91901E7-22A8-4270-B983-49E439C82505.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="360" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisD0ON9ETapShnms6_oM6nf7qTmjfppFyMvPaaMkZDbBM49jCXA7cE7Byb2ZnfUZuto2uoMJ4nNhvlKkEAak5ahJIfp8LnMLQ_X083lNsWBJRS7Ue7yqQrvMK9_j_WhJaWznYIwd7mwmtc/s320/B91901E7-22A8-4270-B983-49E439C82505.jpg" width="180" /></a></div>
All'ingresso dei padiglioni viene controllato oltre al braccialetto anche il biglietto, se avete un porta badge in giro per casa portatelo e usatelo. Se non l'avete, compratelo.<br />
E' statistica che un biglietto che entra ed esce dalle tasche 80/100 volte in un giorno si perde. Affari vostri, io ve l'ho detto.<br />
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A questo riguardo, ovviamente la modalità di acquisto dei biglietti "Salta la coda" vi evita di fare transito per le casse quando arrivate, arriva a casa ticket e braccialetto.<br />
Se non ve ne siete accorti e avete prenotato un biglietto normale, vedrete che non succederà più.<br />
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Il parcheggio è da sempre un problema. Ai concerti, alle fiere. Qui un po' di più visto quanta gente arriva. Cercate di capire con il vostro albergatore/AirBNB se c'è il posto auto e come usufruirne. Se non avete il posto auto prenotato o siete di giornata unica, non incarognitevi a cercare il posto vicino all'ingresso del festival. Seguite i consigli dei vigili e vedrete che ne uscite salvi e senza multe. Non iniziate male la giornata, perdete tempo e vi inacidite per niente. Meglio camminare.<br />
Dall'anno scorso è possibile prenotare il parcheggio online. Abbiamo provato quest'anno. Non vi so dire di preciso come funzionerà. Speriamo bene.<br />
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Durante il LC&G salta (o almeno, questo è quello che ad oggi è stato una costante) la connessione dei cellulari. Troppa gente in uno spazio troppo ristretto e probabilmente particolare dal punto di vista della ricezione di segnali.<br />
Don't panic. Oltre alla batteria di riserva che DOVETE sicuramente tenervi in tasca (e ricordarvi di ricaricare quando tornate in albergo) ogni tanto provate a buttare l'occhio sulla presenza di eventuali reti wifi open. Sono utilissime per segnalare al mondo che siete ancora vivi, che non siete stati rapiti da un Cosplayer di Marzullo o (ovviamente) per far rosicare gli amici a casa con foto, post o tweet di vibra & vibrante soddisfazione per quella cosa impossibile da trovare che voi temerari avete appena lootato.<br />
<b>Warning</b>: non occupare le reti "libere" a cazzo per metterti a riguardare la sigla del cartone giappo della cosplayer mezza nuda appena passata, lasciate che siano un servizio (voluto o meno) fruibile e non abusatene.<br />
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Anche andare in bagno in alcuni orari diventa un problema. Se vedete che ci sono bagni senza coda, fate due chiacchiere con il vostro amico/a lì sotto e valutate un giro extra piuttosto che un break posticipato in sofferenza.<br />
Inutile dire che i bagni non necessariamente devono diventare cessi. Vero ?.<br />
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Mangiare non è un problema. Diventa un problema farlo al momento giusto senza fare code e senza spendere eccessivamente. Personalmente, non mi piace che i fumetti puzzino di salame. Quindi preferisco fermarmi e consumare in qualche locale o sui gradini in qualche piazza. E c'è davvero l'imbarazzo della scelta qui.<br />
Vale quanto detto per i bisogni fisiologici: fatevi guidare dal buon senso e non solo dalla fame. Se siete in attesa tra un autore e l'altro, o se passando davanti ad un banchetto avete visto dei panini gagliardi che vi hanno fatto distogliere lo sguardo dall'alabarda del Goldrake davanti a voi, fermatevi e mangiate.<br />
Per la stessa legge di Murphy che porterà tutti a pisciare quando serve a voi, di sicuro quel paninaro con la porchetta calda e fumante a 2 euro sparirà come il negozio di Safarà in Dylan Dog. Troverete solo schifezze Vegan a 10 euri a polpetta. Fatevene una ragione.<br />
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Molti autori sono a Lucca per presentare ei nuovi lavori e sono ben contenti di fare quattro chiacchiere con voi e regalarvi qualche minuto del loro tempo. Si chiama promozione. E spesso contempla anche un disegnino sul nuovo book o su un foglio portato da casa. Io vi consiglio di scegliere un formato decente (no A3 per capirci...) e magari offrire un paio di possibilità in termini di misure e fatture della carta stessa.<br />
<b>Warning</b>: essere in tour promozionale significa che l'autore sta lavorando. Non sta cazzeggiando come voi. Un'ora di un disegnatore in fiera spesso è più un costo in termini di tempo speso per il lavoratore in oggetto visto che probabilmente avrebbe guadagnato di più in termini di vil danaro passando la giornata al tavolo da disegno.<br />
Dunque cerchiamo di non essere imbarazzanti e di capire che ci sono dei limiti di buon senso e di rispetto per chi abbiamo davanti. Non andiamo da un disegnatore XXX nello stand dell'editore YYY a chiedere con arroganza un disegno di un editore ZZZ (per capirci).<br />
Può anche andarvi bene, ma cercate sempre di essere intelligenti e di valutare in base alle code, alle dinamiche che vedete davanti a voi e (anche) pensate bene a cosa e come state chiedendo le cose...<br />
Educazione ragazzi, sono le basi del vivere civile.<br />
Ovviamente abbiate la decenza di non essere pretenziosi con richieste assurde, se volete una commission parlatene con l'autore e abbiate contezza del fatto che in quel caso è ovvio e scontato parlare di SOLDI. Ribadisco: ok che siamo fan e compriamo libri e stampe, ma l'autore lo fa per mestiere ed è giusto che abbia le sue pretese. Poi sta a voi accoglierle o meno, come qualsiasi dinamica commerciale.<br />
Anche per lo sketch su foglio: non tutti lo fanno. Evitate di mettervi a piangere o di restare delusi. Business is Business.<br />
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Mentre siete in coda, non vergognatevi di scambiare due parole con chi avete accanto. Difficilmente verrete derisi se non conoscete a memoria tutte le cose stampate dall'editore XXX negli ultimi 40 anni e nemmeno se invertite il nome dei disegnatori. E' una festa, un momento di aggregazione e gli stronzi ci sono ma statisticamente sono meno di quelli che pensate. Passa più in fretta a tutti se i momenti morti diventano uno scambio di opinioni o se si fanno due battute.<br />
Piuttosto, non fate i furbi. A nessuno piace dover passare un'ora in piedi per un autografo. Avete scelto voi di farlo. Quindi evitate i trucchetti, le finte distrazioni e sopratutto metteteci un po' di cervello. Ci sono editori che si sono organizzati, chi con i numeri, chi con i cartelli, chi con Eventbrite. Se siete in una fila che contempla il numero progressivo e avete in mano il desiderato bigliettino sta a voi decidere come muovervi e non sentitevi in diritto di giudicare o valutare gli altri. Traducendo in maniera semplice: se l'editore XXX chiama il numero 20, poi il 21, poi il 22 e voi avete il 24 e siete in coda sudati, affamati e con la prostata sofferente da quaranta minuti e all'improvviso arriva il 23 rilassato, riposato e spisciato con un panino in mano la colpa non è sua, è vostra.<br />
Se non vi siete resi conto che siete partiti con l'unico obiettivo di stringere la mano al vostro idolo e l'idolo in oggetto firma le copie solo previa estrazione o coda prenotata, non è colpa sua. Da oggi al 31 ottobre TUTTI gli editori e gli autori pubblicheranno sui social modalità, orari e presenze. Assicuratevi di seguire le giuste pagine con i giusti modi per non cadere dal pero.<br />
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Ultime due considerazioni velocissime e poi chiudo.<br />
1) Non usate i trolley. Calpestate le persone, ostruite i passaggi e se piove vi si bagnano pure le cose. Zaino, che magari in coda è educato tirare in avanti e sacchetti. Alcuni di quelli che regalano sono pure carini da tenere. Se siete fortunati e avete alloggio vicino, ogni qualche ora fate a turno e andate a scaricare i volumi in camera. In alternativa con due spicci alla stazione esiste la possibilità di mollare le valige. Vi salvate la schiena e non rompete le palle agli altri. E salvate pure i volumi guarda un po'.<br />
2) Gli ombrelli sicuramente servono se piove. Però magari non portatevi quelli che usate per andare a passeggio in centro con la morosa e che probabilmente sono pure abusivi perchè richiedono un mandato d'uso di suolo pubblico. Pieghevoli, a chiusura rapida. Per lo zaino al Decathlon vendono le cover impermeabili. E sicuramente vi salvano più degli ombrelli che gocciolano giusto giusto sul volume deluxe cartonato esauritissimo appena comprato.<br />
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Detto questo, ci si vede a LC&G !<br />
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<br />Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-38992591006243381822018-08-23T10:13:00.003+02:002018-08-23T10:18:23.998+02:00Quelli che..."eh ma i primi 100 numeri di Dylan Dog"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXp_YzPKiJEjWz8vv-zx-ICZMStw8zlKvEUkbUYZ9Zy0bTHWk21JofA2Nv69INytb1hncFQV5MPQNLrm3xqUfm6mleelzvxT7d_KLh_YKwX6qp1-m-f2zvVAuU3l9PXELFHIo0rbhhDZ1/s1600/IMG_7599.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGXp_YzPKiJEjWz8vv-zx-ICZMStw8zlKvEUkbUYZ9Zy0bTHWk21JofA2Nv69INytb1hncFQV5MPQNLrm3xqUfm6mleelzvxT7d_KLh_YKwX6qp1-m-f2zvVAuU3l9PXELFHIo0rbhhDZ1/s320/IMG_7599.jpg" width="320" /></a></div>
Avrei potuto intitolare il post "Fenomenologia del Disagio", ma ho preferito toccarla piano ed essere meno presuntuoso. Sarà che di recente (relativamente) mi sono imbattuto spesso sui social in questa polemica trita e ritrita. Sarà che sono infastidito anche da altri atteggiamenti polemici che mi disturbano, ma da lettore di fumetti e appassionato questo tipo di approccio mi urta terribilmente. Ah si, io Dylan Dog attualmente lo sto leggendo e ne sono decisamente soddisfatto. Mi piacciono tutti i numeri usciti ? No, come è giusto che sia. Credo sia la normalità seguendo una serie periodica e affidata a vari autori e disegnatori. Ma vediamo un po' come si rapportano gli amanti dei primi 100 numeri (secondo me in maniera del tutto insensata) di Dylan Dog nel web.<br />
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<a name='more'></a>Il lettore che "eh ma i primi 100 numeri" da ora per comodità lo chiameremo Tizio.<br />
In omaggio sia a Tiziano Sclavi, visto che il buon Tiz è la ragion d'essere del lettore in oggetto.<br />
Ma ovviamente anche in quanto essendo un generico italiano/lettore medio è un "tale" qualsiasi.<br />
Facendo poi i precisini, sappiamo che <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tizio" target="_blank">Tizio era un gigante</a>. Ovviamente da tastiera. E sapendo anche che era nato in Beozia direi che è una generalizzazione azzeccata.<br />
Dicevamo, Tizio spesso compare quando un lettore di vecchia data chiede notizie riguardo gli ultimi numeri. Il lettore di vecchia data che arriva a fare domande magari ha smesso di seguire la collana in edicola, ma invogliato dai rilanci, dalle variant o semplicemente mosso da una sincera curiosità chiede informazioni nei gruppi Facebook dedicati al fumetto. E taaac ecco Tizio che se ne esce con un tripudio di lamentele e di insulti supponenti.<br />
Solitamente gli argomenti a cui si appiglia nelle sue disamine sono tre dei "cardini" di una serie come Dylan Dog: i disegni, la sceneggiatura, il curatore.<br />
Facciamo un passetto indietro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcoXFiAbBYBbZbx7V-PZAYcABr2YBVhINhLKPCbUOD48oKOQ58IgAbwEYTM734lwagxzmIaIwqfYx-4mhzwhI1QEJIlJ9m7HjXAUO485u09McDEGg2daZkrXtoE1-OrTL3KWFID29TI2pF/s1600/IMG_7602.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcoXFiAbBYBbZbx7V-PZAYcABr2YBVhINhLKPCbUOD48oKOQ58IgAbwEYTM734lwagxzmIaIwqfYx-4mhzwhI1QEJIlJ9m7HjXAUO485u09McDEGg2daZkrXtoE1-OrTL3KWFID29TI2pF/s320/IMG_7602.jpg" width="320" /></a></div>
Tizio lo legge ancora Dylan Dog? Non è dato di saperlo nella maggior parte dei casi. Perchè il dialogo di solito parte con le suddette critiche, poi divaga nel "non l'ho letto ma l'ho sfogliato" per poi tornare nel "sono un collezionista, merito rispetto e poi comunque l'ho comprato".<br />
Già, perchè una persona "normale" di solito se non è contenta di cosa c'è in TV cambia canale. Se un quotidiano cambia linea editoriale, magari il lettore attento smette di comprarlo. Ah già il lettore attento (che legge quotidiani...).<br />
Comunque sia, può anche succedere che Tizio esprima un atteggiamento passivo. "Non lo sto comprando perchè aspetto che torni quello di una volta". Ovviamente è difficile capire come il voto negativo (si perchè Tizio poi va su quel forum lì a mettere il voto) parta da una non lettura...però succede pure questo.<br />
Tizio odia le variant e le iniziative editoriali di rilancio. Perchè preferiva le t-shirt bianche con le stampe delle copertine che andavano di moda all'epoca dei primi 100 numeri. Pure le tazze fanno adesso. La ceramica di quelle che uscivano prima del numero 100 era migliore. Si rompevano meglio quando cadevano le tazze del periodo dei primi 100.<br />
Tizio è legato alle storie dei primi 100 numeri perchè non erano politicizzate e Dylan non era Buonista. Si perchè dovete sapere che quando a scrivere le sceneggiature era Sclavi esso stesso, non inseriva nessun rimando alla politica e al sociale (secondo Tizio). Inutile dire che Tizio, che all'epoca aveva probabilmente tra i 13 e i 20 anni non era in grado di gestire i piani narrativi e i rimandi (voluti e da sempre ben strutturati) che da sempre rendono Dylan Dog un fumetto di Avventura diverso dagli altri. Quando il nostro aiutava Johnny Freak non si stava facendo una critica sociale. Non si stava facendo politica. Si stava solo aiutando Johnny Freak brutti co@#oni !<br />
Ah si perchè poi spesso Tizio si agita, non ve l'avevo detto?<br />
Tizio compare anche e sopratutto quando è il momento di attaccare il curatore o in maniera randomica fornendo risposte disagiate ai post social del Rrobe. Perchè lo sapete vero che il curatore di Dylan Dog (Rrobe alias Roberto Recchioni) è in realtà un genio del male che vuole far fallire la casa editrice scegliendo le peggiori storie e inventandosi i peggiori espedienti di Marketing ? Eh si perchè un editore poco scafato e nuovo come Bonelli purtroppo crede più a lui che ai lettori collezionisti. E quindi lo lascia fare! Siamo alla follia. Una casa editrice che invece di guardare al bene dei fan dei primi 100 numeri si lascia guidare dal profitto...Si vede che siamo nel secolo più pazzo.<br />
In alternativa, a Tizio sta sulle balle proprio il Recchioni. Dunque è convinto che attaccarlo su un tema come Dylan Dog smuova le folle degli haters e magari gli permetta di bullarsi della cosa e dei like presi. Direi che ultimamente dati alla mano questo approccio non rende. I like presi sono inversamente proporzionali ai coppini, ma magari sono io che mi sbaglio.<br />
Tizio si lascia muovere dal dolce ricordo, da quel mondo fatto del profumo delle pagine e dell'inchiostro che macchiava le dita affusolate di quelle mani ancora poco rugose. Quella sensazione rassicurante del mondo antico e del sole che scaldava senza farti sudare. La voglia di tornare a vedere gli stessi cartoni animati belli e pieni di storie davvero divertenti ed educative che hanno fatto crescere quelle persone che adesso obbligano i figli a vedere Jeeg e Goldrake perchè Peppa Pig e Sam il Pompiere sono disegnati male e poco educativi. Loro che hanno studiato all'università della strada e tanto quanto non vedevano la politica e la critica sociale di Dylan Dog altrettanto sapevano riconoscere i rimandi all'atomica e alla paura Giapponese post bellica. Ah no ma Go Nagai mica parlava di cose reali, erano Robottoni brutto idiota che scrivi questo post!.<br />
<br />
<i>Caro Tizio, </i><br />
<i>Mi dispiace che tu sia rimasto legato in maniera così forte e rigida al passato di Dylan Dog. </i><br />
<i>Mi dispiace doverti dare una notizia così ferale ma trovo giusto farlo, perchè ti meriti di poter star bene nuovamente: per tornare al Dylan Dog dei primi 100 numeri tocca aspettare una ristampa.<br />Ma non perchè Recchioni e Bonelli non vogliono darti la tua dose di soddisfazione mensile, semplicemente perchè il problema non è il fumetto che andrai comunque a comprare in edicola per avere poi la possibilità di sostituire la soddisfazione della lettura con il compiacimento dell'insulto online, no non si tratta di questo. Il problema caro Tizio sei tu. Che non hai mai imparato a leggere Dylan Dog e che hai associato la tua forma mentis di 25 anni fa ad un fumetto. </i><br />
<i>Diventa un problema, caro Tizio. Perchè questo tipo di distorsione della realtà poi la applichi alla politica, alla lettura dei giornali (no quelli magari no perchè non ti vedo a leggere quotidiani), all'interpretazione delle notizie online. </i><br />
<i>Caro Tizio, un ultima cosa. Dylan Dog non è mai stato nè fascio nè Grillino. Anzi, credo che a un governo gialloverde gli sputerebbe proprio. Ma questa è una mia opinione, non ti crucciare a riguardo. </i><br />
<i>Ti auguro di trovare un fumetto che esprima al meglio le tue sensazioni e che ti dia gioia e soddisfazione, e se Dylan proprio non ti piace, se Raina e Carpenter di stanno sui maroni, non ti preoccupare. In edicola ce ne sono altri. Magari non tanti, perchè come tu hai cambiato approccio alla vita e alla lettura, altri hanno smesso di leggere senza fare tante polemiche e i ragazzini che trovano noioso Judo Boy o Ken Falco non leggono fumetti. Magari non ci hanno provato. O magari si sono fidati del fatto che Dylan Dog è diventato illeggibile. </i><br />
<i>Ti saluto, Caro Tizio.<br />E ovviamente spero che tu oltre a decidere in maniera definitiva se continuare o meno il viaggio con la lettura dell'indagatore dell'incubo possa anche trovare un approccio social meno fastidioso. </i><br />
<i><br /></i>
Richttp://www.blogger.com/profile/03481319181185348690noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5803891866181656429.post-90605342402289046332018-08-22T12:00:00.000+02:002018-08-22T12:00:08.501+02:00Yamazaki 18 years Vol.3 - Tokusatsu<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5UAuvaqQuIqwnDPkts0HIk9Czz9ROnXiJjkmltOMQqs5eVim2jYnOdbKxAzF-ijZel7PipAeTpBlgaphbZl-iU2KH7pri2cX2Ev51EM06f4pKm7AdiKBQ94mmvbjq_wOCMyQvi86Xisf/s1600/IMG_7587.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5UAuvaqQuIqwnDPkts0HIk9Czz9ROnXiJjkmltOMQqs5eVim2jYnOdbKxAzF-ijZel7PipAeTpBlgaphbZl-iU2KH7pri2cX2Ev51EM06f4pKm7AdiKBQ94mmvbjq_wOCMyQvi86Xisf/s320/IMG_7587.jpg" width="320" /></a></div>
La lettura di questo volume, preso a Lucca Comics l'anno scorso è stata travagliata. A causa del treno ho "perso" l'appuntamento con Valerio Schiti (disegnatore che fa parte dello studio Gentlemen Kaiju Club, autore di questo multiverso) e solo grazie all'amico Marco (grazie!) sono riuscito a recuperare il volume e lo sketchino dell'autore. Solo che abitando Marco a 600 km da casa mia ho dovuto far quadrare un po' di cose prima che le circostanze mi permettessero di recuperare l'albo :). Era brutto farselo spedire, meglio un passaggio brevi manu aperitivo condito. Di cosa si tratta? Lo vediamo tra un attimo.<br />
<a name='more'></a><a href="https://www.manfont.com/prodotto/yamazaki-18-years-vol-3-tokusatsu-variant-pichelli/" target="_blank">Yamazaki 18 Years</a> è una serie di storie ambientate in un multiverso creato dal gruppo che abbiamo nominato poche righe più sopra. Fanno parte del <a href="https://www.facebook.com/kaijuclub/" target="_blank">Gentleman Kaiju Club</a> oltre a Valerio Schiti anche David Messina, Paolo Villanelli, Emanuel Simeoni. Tutti autori impegnati con case editrici americane, che oltre a disegnare appunto per Marvel, Dc Comics, Image ed altre si dilettano con progetti alternativi, come questo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZNfTbTs3bWY10I2or8QYUu7KqMLagtOEe8E7wR7DwPE82pp5msgh6QYKU_eVXNZAs-SCh1TIuO81A5mvAJDKHQiBeopZPwRl76yu3SLbN8GxJPGVGNhs4fRr3W8ZtZhp4CaT6dOjuQmW/s1600/IMG_7588.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitZNfTbTs3bWY10I2or8QYUu7KqMLagtOEe8E7wR7DwPE82pp5msgh6QYKU_eVXNZAs-SCh1TIuO81A5mvAJDKHQiBeopZPwRl76yu3SLbN8GxJPGVGNhs4fRr3W8ZtZhp4CaT6dOjuQmW/s320/IMG_7588.jpg" width="320" /></a></div>
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Yamazaki 18 Years è anche il nome di un Whiskey. Decisamente <a href="https://www.amazon.it/Yamazaki-Single-Malt-year-Whisky/dp/B003ZIS7OA" target="_blank">costoso</a> e pregiato.</div>
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Questo Vol. 3 si può leggere tranquillamente anche senza aver acquistato i precedenti. </div>
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Diciamo che tutto il volume è disseminato di citazioni e richiami più o meno palesi ad un certo tipo di "mondo". </div>
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Quella raccontata è una storia divertente e ricca d'azione: troviamo un gruppo di ragazzini legati dalla stessa sfortunata patologia che permette loro di essere i soggetti ideali per un esperimento che li porta a diventare dei guerrieri giganti al fine di sconfiggere dei mostri (Kaiju) altrettanto grossi e cattivi, arrivati per una tragica fatalità nel nostro mondo insieme ad un personaggio quanto mai "particolare, il tutto sviluppato nello stile più classico dei <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tokusatsu" target="_blank">Tokusatsu</a> di nipponica memoria, che spopolavano anche nelle nostre tv negli anni 80/90.</div>
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Le dinamiche degli scontri con i nemici, dell'arrivo degli stessi e lo sviluppo dei legami e dei sentimenti dei protagonisti ricorda ovviamente oltre che Ultraman e Megaloman anche Evangelion, in un tributo continuo all'immaginario del genere. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibaz8Za3RO3kPtP6Ldh4nzQzNkR56M0YseNTDt4d-CX5zj_T6zDDZsdG1FTHhimFFUyQWXoP0cAGhrVWsdGtAyTZWT1POG-m09DyAx7iJowKRwMfnOGDHltltnbrEc3WpjyAZvjuONGzTi/s1600/IMG_7589.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibaz8Za3RO3kPtP6Ldh4nzQzNkR56M0YseNTDt4d-CX5zj_T6zDDZsdG1FTHhimFFUyQWXoP0cAGhrVWsdGtAyTZWT1POG-m09DyAx7iJowKRwMfnOGDHltltnbrEc3WpjyAZvjuONGzTi/s320/IMG_7589.jpg" width="320" /></a></div>
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Raccontare troppo della trama finirebbe per obbligarmi allo spoiler, accontentatevi quindi di queste info "generiche" in quanto si tratta di un albo che a fronte di una trama all'apparenza semplice corredato da disegni più che validi si tramuta in un divertissement per gli autori e in una piacevole scoperta per chi vuole leggere un fumetto non impegnativo ma che sa divertire. </div>
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Promosso dunque, e adesso vediamo di capire come riuscire a recuperare pure gli altri (il compendium che raccoglie i primi due volumi purtroppo risulta esaurito).</div>
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Vi allego una fotina dello sketch, la cover di questo volume se non ricordo male è disegnata dalla sempre bravissima Sara Pichelli. </div>
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