(Sergio Bonelli Editore/Hard Cover Edition)
Di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano
Per un Dylan moderno, un Dylan d'annata. Lo aspettavi questo volume. Sclavi. Casertano. Trasuda passione questo volume. E la cover nera finisce per raccogliere il sudore della tua di passione. Una storia "classica", per un Dylan "classico".
Non c'è spazio per le novità, solo storia e amore/odio per il personaggio. Anzi, per i personaggi. Sclavi credo abbia usato questa storia per sfogare molto di quello che aveva dentro sul tema trattato. La solitudine, l'alcolismo, i problemi quelli veri, i demoni quelli veri. Interiori.
A corredo del volume la sceneggiatura completa, una chicca per chi ha adorato (e adora) la scrittura di Tiziano. I disegni di Casertano sono perfetti per questo volume.
Voto: S.V. C'è Sclavi, c'è Casertano. Fosse stata una sola inquadratura di Dylan e Groucho mi sarebbe piaciuto lo stesso. Dunque sono troppo di parte per dare un voto. Proprio proprio devo? Nove. Ma non novequalcosa su dieciqualcosa. Nove.
Frase da ricordare: "Tutto il telegiornale era dedicato alla notizia del giorno: non è successo niente"
VOTO FINALE: 5/5
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