Un arresto, un anno passato in carcere tra monotonia, abusi e prevaricazione. Ma anche momenti comici, divertenti, legati da un filo narrativo strutturato nel raccontarci non solo le situazioni di vita del protagonista ma tutto quello che succede in quel momento a Padova.
E in particolare all'Arcella, quartiere da sempre vivo e fucina di pensieri e amicizie, amori e militanza politica. Il libro vive di aneddoti, di racconti divertenti e divertiti sul come il gruppo di ragazzi che era solito trovarsi "alla muretta" passava le serate. Di come le auto peggio messe della città potevano diventare mezzi inarrestabili, come inarrestabile era la voglia di cambiare il futuro e di vivere quel presente. Si, perché comunque la narrazione non perde mai di vista anche la base morale e politica alla base delle scelte prese dal protagonista e da tutto il suo giro di amici, amicizie sincere e che in molti casi sono andate ben oltre l'adolescenza e il periodo di militanza e di attivismo.
Il titolo è ovviamente un gioco di parole tra il nome del quartiere e la cella dove è ambientato il punto più importante della storia.
Un libro decisamente consigliato, che racconta una storia che sicuramente si sentiva da parte degli autori il bisogno di raccontare, di rendere parte della vita di tutti così come è stato parte della loro.
Un volumetto prezioso nel suo non voler strafare pur essendo ovviamente e giustamente "di parte". Da leggere con attenzione, a riguardo, due tra le pagine finali, 133 e 134. Che magari aiuteranno qualcuno a rivedere almeno in parte un giudizio che non è sicuramente così facile da dare e da fare proprio visto la complessità delle dinamiche che ci sono state ma che va visto all'interno di un contesto più ampio, strutturato e complesso se non proprio complicato.
Decisamente consigliato, 5 panini al salame dalle Vecchie su 5.
RedstarPress, 15€
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