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venerdì 9 febbraio 2018

Valter Buio - Ristampa

Questa mini serie è stata pubblicata originariamente dalla Star Comics tra il 2010 e il 2011. Sono 12 volumetti in formato Bonellide che continuano la tradizione della casa Perugina relativamente alle pubblicazioni italiane originali. Di recente sempre Star Comics ne ha pubblicato una ristampa in quattro volumi in grande formato cartonati (19x26 cm), una edizione di pregio che ho acquistato anche per espiare la colpa di aver droppato la serie all'epoca immaginandola come una scopiazzatura di Dylan Dog. Sbagliavo e ovviamente lo ammetto. Quando dicevo che Star si occupa (anche) di pubblicazioni italiane ORIGINALI non stavo mica scherzando eh :).

Per una volta parto dalle copertine: Paolo Martinello si è davvero superato con questa mini serie. Il primo approccio con Valter è stato proprio il richiamo derivante dalla curiosità data dalle bellissime cover. Un giusto mix tra il pittorico e il digitale in grado di esaltare al meglio lo stile di Paolo. L’edizione “deluxe” di cui vi parlo è molto curata a livello di apparato editoriale e per ogni volume c’è anche la storia delle singole copertine, compresi i ragionamenti dietro alle scelte finali di pubblicazione e gli sviluppi delle discussioni tra disegnatore ed editor. Adoro questo tipo di inserti e non mi stancherò mai di dire che rappresentano un valore aggiunto che tutte le case editrici dovrebbero considerare.
Le copertine dei quattro volumi che compongono la ristampa non sono di Martinello ma dell'altrettanto bravo Emiliano Tanzillo e sono inedite.
Ho già scritto diverse righe senza ancora nominare il creatore della serie che ha anche sceneggiato tutti e 12 i numeri: Alessandro Bilotta. Che ambienta anche questo suo lavoro a Roma, evidentemente una “zona di comfort” a livello narrativo che gli permette di trovare il meglio delle trame e degli intrecci. Ben venga che le sue storie siano sempre ambientate nella capitale visto il livello raggiunto.
La qualità dei disegni è sempre medio/alta e raggiunge a tratti picchi notevoli, presentando lavori di autori che avranno modo poi di collaborare anche con Bonelli. Tra gli altri Gerasi e Mosca attualmente proprio sul Mercurio Loi di Bilotta.
Valter Buio è uno psicanalista un (bel) po’ particolare. I suoi pazienti sono Fantasmi. Inconsapevoli di esserlo e indecisi dunque sul lasciare questo mondo. Valter può vederli e aiutarli nella transizione. Li chiama proprio "Inconsci". Li aiuta, prova a capirli e non riesce quasi mai a mantenere un giusto distacco. Con tutto quello che ne consegue relativamente a coinvolgimento emotivo ma non solo. Spesso infatti si troverà suo malgrado in situazioni complicate e pericolose.
Punto centrale della serie, che solo all’apparenza è secondario e "corollario" delle storie, è il rapporto del professor Buio non tanto con i morti ma con i vivi. Con i personaggi che gli stanno vicino e con i quali non riesce a trovare una reale armonia di fondo (Cecilia su tutti, la segretaria innamorata di lui). Forse il solo Conte Balestra sa capirlo fino in fondo ed è l’unica figura di riferimento per il protagonista. Medium, gigoló, la figura del nobile decaduto è una delle più riuscite e regala da subito i momenti di ironia e sdrammatizzazione indispensabili nella riuscita di alcune dinamiche narrative.
Non mi aspettavo una qualità così elevata spalmata su tutte e 12 le "puntate". E come detto non mi aspettavo una serie così particolare che tutto è tranne che un clone del Dylan Sclaviano. Non lasciatevi ingannare dalla presenza di una spalla comica e dei fantasmi. L’avventura come sempre quando si parla di Bilotta nasce dall’analisi di dinamiche tra esseri umani e nel voler raccontare il loro essere vivi (o quasi).
Sto apprezzando sempre di più il lavoro di Alessandro, che si rivela essere un autore che ha avuto una costante evoluzione ed è riuscito ad attraversare con ottimi risultati più generi narrativi. Ora vedrò di recuperare “La dottrina” e il suo “Pinocchio”.
Nel frattempo mi sento con assoluta certezza di poter dire che per capire ed apprezzare ancora di più il suo lavoro su Mercurio Loi è utile leggere quest'opera.
Perchè molte delle riflessione e dell'attitudine stessa alla riflessione del protagonista è alla base di quello che è il suo lavoro più recente. Perchè nelle sedute psicanalitiche del buon Valter si può intravvedere quello che poi è stato il percorso che ha portato Bilotta ad avere un personaggio così sfaccettato e propenso all'analisi come il professore camminatore perdigiorno. Ho letto di recente sul profilo social di Paolo Martinello di un (non troppo) ipotetico crossover/teamup con Dylan Dog. Beh, io vi dico che sarei contentissimo di questa cosa. Ma sarei ancora più contento di vedere in qualche modo Mercurio che parla con Valter. O viceversa, a seconda di chi si vuole considerare fantasma nell'eventuale racconto in oggetto.

Mi sento di segnalare tra tutti l'episodio "Vita in tempo di Guerra", molto particolare non solo per l'incontro tra il protagonista della serie e quello di un'altra serie Star Comics (Cornelio, alias Carlo Lucarelli) ma per tutta la modalità di narrazione che tra metafumetto, sfondamenti vari di pareti e contropareti oltre ai numerosi colpi di scena è forse quello che più mi ha inconsciamente ricordato il modus operandi della scrittura attuale di Alessandro su Mercurio Loi.

Una serie decisamente consigliata, sia che la ripeschiate completa in qualche fumetteria/mercatino nella originale versione Bonellide (che sicuramente vi costerà credo come un singolo volume della ristampa) o nella nuova e validissima versione "Deluxe" ristampata di cui vi ho parlato.

VOTO FINALE: 4/5  



1 commento:

  1. Di questo ne avevo già sentito parlare bene, se capita lo leggerò senz'altro!

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