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giovedì 16 novembre 2023

Mezzanotte dell'anima di Howard Chaykin

 

New York, anni 50. Quelli dei nightclub malfamati, della criminalità diffusa e dei poliziotti corrotti. Quelli dove i reduci dalla guerra dovevano ricostruirsi a fatica una vita, fatta di pregiudizi, di stress post traumatico e di difficoltà ad accettarla, questa nuova vita. Joel Breakstone ha contribuito nei suoi anni di soldato alla liberazione di Auschwitz ma questo non è motivo di soddisfazione e di orgoglio, visti i demoni che lo divorano e l'alcolismo che lo tiene bloccato in casa. Non si ritiene un eroe e anche nel corso di quello che succederà nella pazza notte raccontata da Chaykin avrà modo di essere tutto tranne che un eroe. Decisamente. Forse è un po' questo il "quid" che mi ha portato ad un giudizio molto di parte.L'ho letto tutto di un fiato, un po' perché ci speravo in una redenzione. Chaykin gioca da subito la carta del Pulp, con un omicidio che darà il via alla lunga notte del protagonista, così ferocemente arrabbiato con la moglie per le bugie raccontate da far cadere il senso delle cose e dimenticarsi di quanto in realtà abbia contribuito pure lui a mandare a rotoli il loro matrimonio. 

Joel non riesce proprio ad essere simpatico, e l'autore ovviamente gioca molto su questo aspetto di "duro e puro", mettendo il lettore in difficoltà nel giudicare positivamente una sete di vendetta che è più un deficit cognitivo del protagonista più che una conseguenza dello stato emotivamente compromesso dello stesso. Si fa davvero fatica a giudicarlo un antieroe.

Non sono necessariamente un amante delle situazioni comode e del politicamente corretto, qui però si gioca un po' troppo sulla voglia di essere caustici e scorretti senza riuscire a parere mio a raccordare un filo che viene lasciato correre su trame (forse) involontariamente maschiliste e pericolosamente "oltre". Può starci, per carità. Ma appunto non è una modalità che può piacere a tutti, Chaykin lo sa e gigioneggia sicuramente compiaciuto su questo aspetto.

Il volume pubblicato da Saldapress è come sempre molto curato. Una copertina con effetti a rilievo racchiude un lavoro eccellente in termini di qualità della carta e resa dei colori. Viene introdotto da una interessante disamina dello stesso Chaykin relativamente al modus in cui ha strutturato la narrazione, ai suoi ispiratori e alle ragioni per cui ha deciso di procedere in un determinato modo. In chiusura troviamo delle altrettanto interessanti tavole con tanto di schemi e curiosità sulla lavorazione delle stesse. Insomma, come quasi sempre accade con i lavori portati in fumisteria/libreria dai saldatori è decisamente un'edizione pregevole.  

A beneficiare di questa lavorazione editoriale così attenta sono quindi i disegni e, come detto, la colorazione. Le luci notturne, i fari e l'estetica "noir" della New York di quegli anni è resa benissimo. Le figure femminili spiccano nell'essere sempre ammiccanti e conturbanti, così come l'attitudine "sporca" e fuorilegge dei personaggi.  

Se riuscite ad estraniarvi dal dover partecipare alla lettura con un giudizio morale, è un'opera sicuramente interessante e meritevole di una lettura. Se vi sentite (come me) infastiditi dalla partecipazione cinica e senza un giudizio morale sulla mezzanotte dell'anima del "buon" Joel, potreste passare oltre senza troppo pentimento. 

Un giudizio in senso assoluto ? Tre BLAM! BLAM! su 5, ma solo perché rileggendo quanto sto scrivendo mi rendo conto che effettivamente posso essermi perso qualche sottinteso, potrebbe benissimo essere BLAM!BLAM! e basta.   

Edizione in volume cartonato, 24,90 €

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