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lunedì 16 aprile 2018

Shangri-la

Shangri-la
Di Mathieu Bablet
Ed. Oscar Ink

Pur avendo una lista di volumi da recuperare e in stand-by alquanto lunga che si somma alle uscite regolari quando passo in libreria o in fumetteria mi fermo a sfogliare libri attirato dalla copertina. Il saper pubblicare utilizzando una immagine accattivante e una grafica decente spesso fa la differenza nell’avvicinare nuovi lettori, c’è poco da dire. Poi sfoglio, vedo se lo stile del disegno è nelle mie corde e solo allora sbircio la sinossi. Shangri-la mi aveva colpito per la cura dell’edizione e per delle tavole davvero notevoli.

Ma era rimasto sullo scaffale del negozio. Con gli sconti del mese scorso ho però deciso di dargli una chance. Attenzione: il prezzo di questa graphic Novel è decisamente favorevole anche senza sconto del 25%.Oscar Ink in generale si caratterizza per un rapporto qualità/prezzo in termini di mera cura editoriale davvero notevole. La scelta è stata soggettiva, anche al prezzo normale di copertina vi portate a casa un volume over size con qualità di stampa e carta sopra la media.
Ma veniamo al dunque: ci sono le corporazioni, una società sul collasso, le navi spaziali E tanti altri clichè che fanno la gioia degli appassionati di storie di fantascienza. Il tutto condito con evidenti richiami filosofici e sociologici (ovviamente) abbastanza semplici da cogliere e che dalle prime pagine rendono chiara la matrice di rimando alla società moderna da parte dell’autore. Il nostro protagonista si muove tra l’essere parte passiva della società creata da una mega corporazione dopo l’abbandono della terra ormai malata da parte dell’uomo per poi diventare pedina di una frangia rivoluzionaria. Il tutto però senza mai riuscire fino in fondo a recuperare la soggettività e l’autodeterminazione. Resta sempre un ingranaggio di un qualcosa che lo sfrutta per un secondo fine. Troviamo spunti di riflessione anche sul razzismo, utilizzando la metafora degli animoidi creati dall’uomo per sopperire alla mancanza di una razza inferiore con cui sfogarsi dato che in questo futuro regna una fallace uguaglianza tra gli individui. Gli ambienti interni delle stazioni spaziali sono descritti magnificamente utilizzando una palette di colori ridotta, ottima per dare l’idea di una civiltà oppressa e priva di valori.
Lo spazio e sopratutto la terra vengono disegnati con splash Pages di grandissimo impatto a colori e lasciano nel lettore un effetto “wow” degno di nota. Non mi ha fatto impazzire la caratterizzazione grafica dei personaggi umani, tutti molto simili tra loro a livello di dettaglio e in alcuni momenti questo mi ha causato un leggero senso di “fastidio” nel non essere sicuro di riuscire a seguire la trama, travisando la lettura non riuscendo ad associare correttamente i volti alle persone. Non credo nella semplice risoluzione filosofica di questo problema traducibile con un banale “vuole far sembrare gli uomini tutti uguali in quanto ingranaggi” che mi sono dato in alcuni momenti. Evito gli spoiler relativi al procedere della storia ma vi assicuro che si tratta di una lettura piacevole e a tratti sorprendente. L’inizio spiazzante dell’avventura che andrete a leggere e che in un primo momento mi ha lasciato abbastanza perplesso viene ripagato da un finale soddisfacente anche se non proprio inaspettato. È il giusto termine del percorso e del flusso di coscienza e di pensieri ben strutturato e tutto sommato ben disegnato da Mathieu Bablet, autore unico di questo volumone selezionato dalla giuria al festival di Angouleme nel 2017.

Voto:Tianzhu phone 7s su 10

Frase da Ricordare: “La storia delle nostre società mostra chiaramente quanto un regime autoritario non possa instaurarsi con la forza e il terrore. Il controllo deve essere approvato dal popolo, che lo recepisce come una forma di sicurezza necessaria."

Voto Finale: 4/5

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