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mercoledì 14 febbraio 2018

My Two Cents: Star Trek: Discovery

Cercherò di parlarvene senza spoiler, visto che il season finale in Italia è arrivato solo ieri. Quasi in contemporanea con gli amici americani visto che loro l'hanno potuto vedere ben 24 ore prima. Partiamo dalla fine: "NOI SIAMO LA FLOTTA STELLARE". Eh si. Il finale mi ha regalato grandi emozioni. Tutto il percorso dell'equipaggio della Discovery è arrivato ad una conclusione sensata. La narrazione circolare che ci ha regalato plot twist a profusione e meccaniche narrative più simili agli ultimi film è riuscita ad arrivare a raccontarci un finale più che degno.

Non posso definirmi un trekkie. Ho apprezzato forse più il reboot made in J.J. Abrams che le ultime serie.
Ok, da piccolo mi piacevano le avventure del capitano Kirk e Spock e il saluto vulcaniano fa parte del mio immaginario fantascientifico. Però sono consapevole di quanto quella originale sia una serie difficile da digerire nel 2018.
Con Discovery si è palesemente cercato di produrre una serie più appariscente, la storia limita la parte legata all'esplorazione e si concentra maggiormente sui conflitti tra Klingon e Flotta Stellare. Tra botti, raudi e lens flare.
Però mantiene il fascino classico. La ricerca non tanto dell'ignoto quanto quella interiore. I rapporti tra le persone, anche di razze diverse. Una serie più radicata nell'attualità e sicuramente portatrice di un messaggio universale tanto quanto quella di Gene Roddenberry.
Dicevo: narrazione circolare. Dopo le prime puntate mi chiedevo come gli sceneggiatori avrebbero risolto alcune situazioni senza ricorrere a spiegoni insensati. Cercavo di percepire se ci fossero indizi disseminati nelle varie puntate. Le risposte a tutte le mie domande arrivano dopo il midseason. Che mi ha lasciato spiazzato nella sua banalità ma soddisfatto alla fine della stagione. Una stagione che parte alla grande, si siede un po' come è giusto che sia lasciando spazio ad accadimenti "in divenire" e chiude alla grande con una manciata di puntate decisamente accattivanti.
Super promossa sia la serie che i protagonisti. Michael Burnham, Stamets e Saru su tutti.
Una crew che mi ha saputo coinvolgere ed emozionare.
Sul finale ammetto che mi è scappato un poco maturo "WOW!" di sincera emozione. Gli ultimi fotogrammi, quelli dove poi inizia quella musichetta famosa.

Se anche voi siete curiosi, trovate tutta la stagione su Netflix.

VOTO FINALE: 4/5   

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