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giovedì 23 agosto 2018

Quelli che..."eh ma i primi 100 numeri di Dylan Dog"

Avrei potuto intitolare il post "Fenomenologia del Disagio", ma ho preferito toccarla piano ed essere meno presuntuoso. Sarà che di recente (relativamente) mi sono imbattuto spesso sui social in questa polemica trita e ritrita. Sarà che sono infastidito anche da altri atteggiamenti polemici che mi disturbano, ma da lettore di fumetti e appassionato questo tipo di approccio mi urta terribilmente. Ah si, io Dylan Dog attualmente lo sto leggendo e ne sono decisamente soddisfatto. Mi piacciono tutti i numeri usciti ? No, come è giusto che sia. Credo sia la normalità seguendo una serie periodica e affidata a vari autori e disegnatori. Ma vediamo un po' come si rapportano gli amanti dei primi 100 numeri (secondo me in maniera del tutto insensata) di Dylan Dog nel web.

Il lettore che "eh ma i primi 100 numeri" da ora per comodità lo chiameremo Tizio.
In omaggio sia a Tiziano Sclavi, visto che il buon Tiz è la ragion d'essere del lettore in oggetto.
Ma ovviamente anche in quanto essendo un generico italiano/lettore medio è un "tale" qualsiasi.
Facendo poi i precisini, sappiamo che Tizio era un gigante. Ovviamente da tastiera. E sapendo anche che era nato in Beozia direi che è una generalizzazione azzeccata.
Dicevamo, Tizio spesso compare quando un lettore di vecchia data chiede notizie riguardo gli ultimi numeri. Il lettore di vecchia data che arriva a fare domande magari ha smesso di seguire la collana in edicola, ma invogliato dai rilanci, dalle variant o semplicemente mosso da una sincera curiosità chiede informazioni nei gruppi Facebook dedicati al fumetto. E taaac ecco Tizio che se ne esce con un tripudio di lamentele e di insulti supponenti.
Solitamente gli argomenti a cui si appiglia nelle sue disamine sono tre dei "cardini" di una serie come Dylan Dog: i disegni, la sceneggiatura, il curatore.
Facciamo un passetto indietro.
Tizio lo legge ancora Dylan Dog? Non è dato di saperlo nella maggior parte dei casi. Perchè il dialogo di solito parte con le suddette critiche, poi divaga nel "non l'ho letto ma l'ho sfogliato" per poi tornare nel "sono un collezionista, merito rispetto e poi comunque l'ho comprato".
Già, perchè una persona "normale" di solito se non è contenta di cosa c'è in TV cambia canale. Se un quotidiano cambia linea editoriale, magari il lettore attento smette di comprarlo. Ah già il lettore attento (che legge quotidiani...).
Comunque sia, può anche succedere che Tizio esprima un atteggiamento passivo. "Non lo sto comprando perchè aspetto che torni quello di una volta". Ovviamente è difficile capire come il voto negativo (si perchè Tizio poi va su quel forum lì a mettere il voto) parta da una non lettura...però succede pure questo.
Tizio odia le variant e le iniziative editoriali di rilancio. Perchè preferiva le t-shirt bianche con le stampe delle copertine che andavano di moda all'epoca dei primi 100 numeri. Pure le tazze fanno adesso. La ceramica di quelle che uscivano prima del numero 100 era migliore. Si rompevano meglio quando cadevano le tazze del periodo dei primi 100.
Tizio è legato alle storie dei primi 100 numeri perchè non erano politicizzate e Dylan non era Buonista. Si perchè dovete sapere che quando a scrivere le sceneggiature era Sclavi esso stesso, non inseriva nessun rimando alla politica e al sociale (secondo Tizio). Inutile dire che Tizio, che all'epoca aveva probabilmente tra i 13 e i 20 anni non era in grado di gestire i piani narrativi e i rimandi (voluti e da sempre ben strutturati) che da sempre rendono Dylan Dog un fumetto di Avventura diverso dagli altri. Quando il nostro aiutava Johnny Freak non si stava facendo una critica sociale. Non si stava facendo politica. Si stava solo aiutando Johnny Freak brutti co@#oni !
Ah si perchè poi spesso Tizio si agita, non ve l'avevo detto?
Tizio compare anche e sopratutto quando è il momento di attaccare il curatore o in maniera randomica fornendo risposte disagiate ai post social del Rrobe. Perchè lo sapete vero che il curatore di Dylan Dog (Rrobe alias Roberto Recchioni) è in realtà un genio del male che vuole far fallire la casa editrice scegliendo le peggiori storie e inventandosi i peggiori espedienti di Marketing ? Eh si perchè un editore poco scafato e nuovo come Bonelli purtroppo crede più a lui che ai lettori collezionisti. E quindi lo lascia fare! Siamo alla follia. Una casa editrice che invece di guardare al bene dei fan dei primi 100 numeri si lascia guidare dal profitto...Si vede che siamo nel secolo più pazzo.
In alternativa, a Tizio sta sulle balle proprio il Recchioni. Dunque è convinto che attaccarlo su un tema come Dylan Dog smuova le folle degli haters e magari gli permetta di bullarsi della cosa e dei like presi. Direi che ultimamente dati alla mano questo approccio non rende. I like presi sono inversamente proporzionali ai coppini, ma magari sono io che mi sbaglio.
Tizio si lascia muovere dal dolce ricordo, da quel mondo fatto del profumo delle pagine e dell'inchiostro che macchiava le dita affusolate di quelle mani ancora poco rugose. Quella sensazione rassicurante del mondo antico e del sole che scaldava senza farti sudare. La voglia di tornare a vedere gli stessi cartoni animati belli e pieni di storie davvero divertenti ed educative che hanno fatto crescere quelle persone che adesso obbligano i figli a vedere Jeeg e Goldrake perchè Peppa Pig e Sam il Pompiere sono disegnati male e poco educativi. Loro che hanno studiato all'università della strada e tanto quanto non vedevano la politica e la critica sociale di Dylan Dog altrettanto sapevano riconoscere i rimandi all'atomica e alla paura Giapponese post bellica. Ah no ma Go Nagai mica parlava di cose reali, erano Robottoni brutto idiota che scrivi questo post!.

Caro Tizio, 
Mi dispiace che tu sia rimasto legato in maniera così forte e rigida al passato di Dylan Dog. 
Mi dispiace doverti dare una notizia così ferale ma trovo giusto farlo, perchè ti meriti di poter star bene nuovamente: per tornare al Dylan Dog dei primi 100 numeri tocca aspettare una ristampa.
Ma non perchè Recchioni e Bonelli non vogliono darti la tua dose di soddisfazione mensile, semplicemente perchè il problema non è il fumetto che andrai comunque a comprare in edicola per avere poi la possibilità di sostituire la soddisfazione della lettura con il compiacimento dell'insulto online, no non si tratta di questo. Il problema caro Tizio sei tu. Che non hai mai imparato a leggere Dylan Dog e che hai associato la tua forma mentis di 25 anni fa ad un fumetto. 

Diventa un problema, caro Tizio. Perchè questo tipo di distorsione della realtà poi la applichi alla politica, alla lettura dei giornali (no quelli magari no perchè non ti vedo a leggere quotidiani), all'interpretazione delle notizie online. 
Caro Tizio, un ultima cosa. Dylan Dog non è mai stato nè fascio nè Grillino. Anzi, credo che a un governo gialloverde gli sputerebbe proprio. Ma questa è una mia opinione, non ti crucciare a riguardo. 
Ti auguro di trovare un fumetto che esprima al meglio le tue sensazioni e che ti dia gioia e soddisfazione, e se Dylan proprio non ti piace, se Raina e Carpenter di stanno sui maroni, non ti preoccupare. In edicola ce ne sono altri. Magari non tanti, perchè come tu hai cambiato approccio alla vita e alla lettura, altri hanno smesso di leggere senza fare tante polemiche e i ragazzini che trovano noioso Judo Boy o Ken Falco non leggono fumetti. Magari non ci hanno provato. O magari si sono fidati del fatto che Dylan Dog è diventato illeggibile. 
Ti saluto, Caro Tizio.
E ovviamente spero che tu oltre a decidere in maniera definitiva se continuare o meno il viaggio con la lettura dell'indagatore dell'incubo possa anche trovare un approccio social meno fastidioso. 


3 commenti:

  1. Salve sono una mezza Tizia,hai generalizzato un po'🤣 ho letto i primi 200 ed è innegabile che dal centesimo in poi i finali fossero scontati.Ed ho resistito leggendo 50 numeri che non mi piacevano,x amor di Dylan.Se si abbassa il livello,si perde il lettore.Non è colpa di chi legge,anzi è compito di chi vende migliorarsi.Non capisco perciò il suo astio.Nessun lettore che ama Dylan sfoga le proprie insoddisfazioni sugli editori.Deve averne incontrato qualcuno poco intelligente,se l'ha fatto.Se oggi il fumetto è tornato a buon livello,pubblicizzatelo,sarà accolto a braccia aperte.Ma non date la colpa agli ex clienti.Non è una mossa furba

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  2. Mi correggo,letti 150 non 200,comunque ha capito a quale periodo mi riferivo

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  3. Concordo sul fatto che alcuni lettori associno i propri ricordi di approccio adolescenziale ai giudizi odierni.Concordo anche sul fatto che i cartoni animati di una volta non fossero tutti così meglio...giacché erano specchio di una società che voleva educare a tutti i costi "sulla morale"...però credo che ciò che ha creato il "pregiudizio"verso Dylan Dog sia solo a causa della narrativa,che appariva più lenta e del soggetto,che pareva aver perso la sua entità.Poi dev'essere intelligente il lettore a saper dare una seconda possibilità al fumetto,come dev'essere intelligente chi lo pubblicizza a far risaltare le giuste componenti

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